Geografia giudiziaria, Navazio: sconcertante controriforma

"Riforma geografia giudiziaria, oggi presentazione del referendum in Cassazione"

&ldquo;Sulla geografia giudiziaria &ndash; sottolinea il consigliere regionale del Gruppo misto – pende la Spada di Damocle del referendum abrogativo. Otto Regioni hanno, infatti, promosso il referendum, chiedendo di sottoporre la riforma che ha riscritto la mappa degli uffici giudiziari nazionali al giudizio popolare . L&rsquo;articolo 75 della Costituzione, in alternativa alle 500 mila firma, prevede, infatti, la possibilit&agrave; di mandare gli italiani alle urne per esprimere il loro gradimento su una legge anche quando a chiederlo sono almeno 5 Consigli regionali. Un numero raggiunto oltre quello minimo, con il voto favorevole alle proposte di deliberazione dato dai Consigli di: Puglia, Marche, Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia e Basilicata, che ha fatto il pieno di consensi nel proporre il referendum con la speranza di &lsquo;salvare&rsquo; il tribunale di Melfi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E cos&igrave; &ndash; continua Navazio – questi stessi Consigli regionali, a cui si va ad aggiungere proprio stamattina anche la Liguria, con delibere approvate all&#39;unanimit&agrave;, in quasi tutti i casi, presenteranno nel pomeriggio di oggi, alla Corte di Cassazione, la proposta referendaria di abolizione delle norme che prevedono la soppressione di 30 tribunali, 220 sezioni distaccate di tribunale e 667 uffici del giudice di pace. A pronunciarsi per prima sar&agrave; la Corte di Cassazione, che dovr&agrave; vigilare sulla legittimit&agrave; delle delibere regionali, che siano dunque redatte nei termini di legge. Subito dopo arriver&agrave; il giudizio ultimo della Corte costituzionale che decider&agrave; sull&rsquo;ammissibilit&agrave; o meno del quesito referendario. Questa &egrave; solo la prima fase di un lungo processo ma con soddisfazione, possiamo dire che &egrave; stato compiuto un grande passo. Le Regioni stesse hanno restituito ai cittadini la sovranit&agrave; che spetta loro di diritto. Nel cammino fin qui percorso &egrave; stato indispensabile il sostegno di tutti gli avvocati dell&#39;Ordine che da sempre hanno creduto in questa iniziativa, dando ognuno il proprio apporto&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La richiesta di referendum abrogativo della legge sulla riorganizzazione dei tribunali &ndash; aggiunge il consigliere – approvata da otto Consigli regionali &egrave; la conferma della necessit&agrave; di fermarsi a riflettere intorno ad una riforma che appare piuttosto una sconcertante controriforma, con intere comunit&agrave; sacrificate all&rsquo;altare di una spending review soltanto presunta e che presenta inquietanti rischi, in particolare nelle aree ad elevato tasso di criminalit&agrave;, come quella del Vulture Melfese, o caratterizzate da distanze notevoli e a volte pericolose, dalla sede periferica &lsquo;tagliata&rsquo; a quella centrale, tali da causare disagi destinati inevitabilmente a ripercuotersi sul corretto funzionamento della macchina giudiziaria, gi&agrave; complessa di suo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;ennesima speranza &ndash; &egrave; l&rsquo;auspicio di Navazio – oggi ricade sull&rsquo;indizione della data del referendum affinch&eacute; non coincida con lo scioglimento eventuale delle Camere, perch&eacute; in quel caso, si ricadrebbe nell&rsquo;art.34 della legge 352/1970 secondo cui &lsquo;il referendum gi&agrave; indetto si intende automaticamente sospeso all&#39;atto della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente della Repubblica di indizione dei comizi elettorali per la elezione delle nuove Camere o di una di esse I termini del procedimento per il referendum riprendono a decorrere a datare dal 365&deg; giorno successivo alla data della elezione&rsquo;.<br /><br />&ldquo;Continua sempre pi&ugrave; forte il &lsquo;grido&rsquo; della Basilicata al ministro Anna Maria Cancellieri e al Governo centrale, cos&igrave; che il coinvolgimento diretto delle popolazioni interessate, delle persone destinate a subire sulla propria pelle le conseguenze di decisioni discutibili &ndash; operatori e cittadini &ndash; sarebbe una vittoria di partecipazione e democrazia, e l&rsquo;esempio di un percorso da tracciare per il futuro, anche e soprattutto per colmare il divario sempre pi&ugrave; crescente tra le istituzioni e chi &egrave; chiamato a rappresentarle. Confidiamo tuttavia &ndash; conclude Navazio – che nelle prossime ore, anche se in una fase delicatissima per il nostro Paese, ci possa essere quella risposta che il sottosegretario Beretta si &egrave; impegnato a darci nell&rsquo;incontro della scorsa settimana&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br />&nbsp;&nbsp;

    Condividi l'articolo su: