“La situazione del settore dei servizi pubblici locali risente fortemente della crisi economica e finanziaria e della necessità di dare risposte all’esito referendario sulla governance del servizio idrico integrato. In tal senso, i gestori di servizi pubblici sono chiamati a giocare una partita fondamentale per la tenuta del sistema economico dei territori, nonché per garantire elevati livelli di qualità ed efficienza”. E’ quanto ha affermato il presidente di Acquedotto Lucano, Rosa Gentile, che ieri ha preso parte ai lavori dell’assemblea nazionale di Federutility, convocata per discutere di “Cresci Italia: il contributo dei servizi pubblici locali”.
Secondo il presidente Gentile, “la Basilicata si appresta a mettere in campo progetti che daranno un contributo importante alle attese di cittadini, imprenditori ed istituzioni attraverso il potenziamento dei sistemi di raccolta e trattamento delle acque reflue urbane: è dello scorso mese di aprile l’assegnazione, da parte del Cipe, di un finanziamento di 32.200.000 euro. Tuttavia, l’adeguamento delle infrastrutture idropotabili e fognarie in Basilicata richiede un fabbisogno ingente di risorse, per sostenere investimenti non più rimandabili”.
“Il ricorso massiccio a capitali pubblici per attività che sono a garanzia di un servizio così importante non può che avere caratteristiche pubbliche, soprattutto laddove la scarsa densità abitativa rende antieconomica una gestione privata. Soltanto in questo modo – ha concluso Gentile – le attività delle public utility saranno in grado di determinare il miglioramento della qualità e continuità nella fornitura dei servizi, sostenere l’occupazione e la crescita economica, offrire un contributo in termini di innovazione”.
m.c.