Per una nuova legge sugli appalti. Liberiamo in cantieri da lavoro irregolare, mafie e corruzione. Domani, 5 marzo 2015, Fillea e Cgil, anche in Basilicata, organizzeranno azioni di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, delle istituzioni e dei media sulla delicata questione legata alla gestione dei cantieri. Domani, sulle maggiori arterie lucane (Tito-Brienza, Potenza-Melfi, Bradanica), – spiega una nota – saranno presenti degli striscioni per comunicare alle auto di passaggio la delicata situazione relativa a cantieri e malaffare, e quanto l'impegno di tutti possa servire per evitare sperpero di soldi pubblici e tutela del benessere comune.
“Obiettivo dell'attività è sviscerare i problemi legati alle infiltrazioni criminali nel sistema produttivo, il loro intreccio con fenomeni di corruzione e concussione, con particolare riferimento all’edilizia, settore che più di altri ha assistito in questi anni di crisi ad una proliferazione dell’illegalità. Ciò con ripercussioni drammatiche sul sistema produttivo (illegalità e corruzione), sulle opere (il tema delle “incompiute”) e sulla qualità del lavoro (lavoro nero, caporalato, irregolarità diffusa, e quindi minore sicurezza sul lavoro)” hanno dichiarato Genovesi e Iacovino.
Come invertire la tendenza? Genovesi e Iacovino chiudono così: “A partire dalla ripresa da parte dello Stato di un ruolo di “regolatore” del mercato, e ciò passa anche attraverso una nuova legge sugli appalti. Fillea e Cgil, inoltre, hanno lanciato una raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare su questo tema. Va nella direzione giusta? Ed i vari soggetti – amministrazione dello stato, imprenditori, sindacati, società civile – cosa possono fare per riportare sui binari della legalità l’edilizia, e con lei il sistema produttivo italiano?”
BAS 05