Gas, Benedetto: Basilicata fragile e vulnerabile

Per il capogruppo dell'Idv alla Regione “poco si è fatto per promuovere il funzionamento del mercato dell’energia”

“Nonostante il PIear (Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale) pubblicato a gennaio 2010 (prima che io mettessi piede in Consiglio) nel quale è scritto che in Basilicata sono presenti giacimenti di gas naturale per i quali si prevede un incremento dell’attività estrattiva, che dovrebbe passare da 1.138.000.000 m3 (910 ktep) nel 2006 a 1.865.000.000 m3 (1.492 ktep) nel 2012 con la messa a regime della concessione di Tempa Rossa, per arrivare a 2.152.000.000 m3 (1.722 ktep) nel 2020, l’annunciata emergenza gas testimonia la profonda fragilità e vulnerabilità della nostra regione nella gestione delle rilevanti risorse energiche”. E’ quanto sostiene il presidente del Gruppo Idv alla Regione Nicola Benedetto. 

 
“Sempre rifacendomi alle previsioni del PIear – aggiunge – basti pensare che i consumi di gas per uso domestico ed industriale al 2012 sono quantificati in 353 ktep, in 355 ktep al 2013 sino ad arrivare a 369 ktep al 2020. Questo significa che già con la produzione al 2006 dovremmo trovarci in una ottimale situazione di autoapprovvigionamento anzi potremmo anche esportarne per soddisfare la domanda di comunità regionali limitrofe. Si ripete in sostanza l’esperienza della gestione del petrolio, mentre solo qualche giorno fa l’Unioncamere Basilicata nella rilevazione dei prezzi ci ha fatto sapere che la bolletta energetica per le famiglie e le imprese lucane continua a pesare più che in altre realtà regionali accrescendo il divario di competitività specie per le piccole e medie imprese lucane. Tutto ciò ad un decennio di distanza dall’avvio della liberalizzazione del mercato dell’energia, a conferma che poco si è fatto per promuovere il funzionamento del mercato dell’energia e per diffondere gli elementi minimi di conoscenza che creano le condizioni per un uso cosciente e informato delle opportunità presenti nel libero mercato".
 
"Quanto alla Società Energetica Lucana – aggiunge Benedetto -, senza sminuire il risultato della bolletta energetica delle pubbliche amministrazioni regionali tagliata a novembre scorso di poco di un milione di euro, pari a circa il 7% della spesa annua, per effetto della gara per la fornitura aggregata di energia elettrica indetta e gestita appunto da Sel, per conto della Regione Basilicata, delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere lucane, degli enti sub regionali, di numerosi enti locali, chiedere una svolta anche per la gestione del gas di provenienza dai comprensori petroliferi non mi pare troppo. L’occasione è ravvicinata ed è rappresentata – continua Benedetto – dal rinnovo del Cda Sel. E’ l’Istat a misurare, al 2009, al 7,5% il grado di insoddisfazione dell’utenza lucana per l’erogazione del gas”.
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