Per il consigliere regionale, Paolo Galante, di Realtà Italia “il documento programmatico del presidente Pittella fornisce il percorso per giungere al traguardo di un’azione politico-amministrativa che sappia farsi ricordare per efficienza ed efficacia”
“Il documento programmatico del presidente Pittella – dice Galante – fornisce il percorso per giungere al traguardo di un’azione politico-amministrativa che sappia farsi ricordare per l’efficienza, l’efficacia, la trasparenza, il rigore, la competenza e la qualità delle azioni messe in campo e che saranno in grado di consegnare ai lucani la Basilicata del futuro”.<br /><br />Galante tralascia la disamina di “un quadro a tinte oscure da cui emerge una regione che risente a pieno della sfavorevole congiuntura economica ed evidenzia che la Basilicata può, invece, trovare nei contenuti del programma di governo gli spunti per porre le basi che consentiranno di delineare il volto di una nuova regione, capace di attrarre investimenti su se stessa, di scrollarsi di dosso la perenne mortificazione dei sussidi, di credere di più nelle sue potenzialità”.<br /><br />"La nota della relazione che riscuote maggiori apprezzamenti – afferma Galante – sta “nel ‘coraggio’ che il presidente Pittella ha nell’incidere un taglio netto con il passato, con politiche errate tanto nell’esecuzione dei programmi quanto negli indirizzi, che hanno portato la nostra Basilicata nei meandri del sistema produttivo, ritagliandosi, invece, miseri spazi per poter offrire anche occupazione e dare dignità ai tanti lavoratori tagliati fuori dai cicli produttivi”.<br /><br />Per il presidente di Realtà Italia “occorre rimboccarsi le maniche tutti insieme, per far sì che l’elenco dei buoni propositi non resti solo su carta ma che diventi fattivamente il successo di un’intera Amministrazione regionale capace di operare per il bene della regione e della gente. Ci sono cinque anni per poter realizzare quanto programmato sottolinea – ma non bisogna perdere di vista l’obiettivo dei primi cento giorni perché è in questo breve lasso di tempo che si devono concretizzare le azione legislative ed amministrative che impattino immediatamente su fattori critici quali il lavoro e le attività produttive. Occorre, per tanto, accelerare il processo di programmazione delle risorse comunitarie legate ai Fondi strutturali”.<br /><br />Galante rimarca “la ripresa di un’agricoltura e di un agroalimentare di qualità, superando però alcuni punti critici riassumibili nella maggiore facilità di accesso al credito, nel taglio alla spesa improduttiva, nel potenziamento e rilancio dei distretti rurali ed agroalimentari di qualità anche in previsione di quella che è una nuova politica agricola a valere sul quinquennio 2014-2020. Ben venga una maggiore responsabilità a cui chiamare i GAL, primi deputati a sostenere processi di sviluppo delle aree rurali. La Basilicata del futuro – continua Galante – si avvia verso una nuova fase che deve tendere ad innovare e valorizzare settorialmente le proprie competenze e le proprie peculiarità aprendosi anche a migliori forme di turismo culturale che debbano intrinsecamente legarsi ad un coefficiente di sviluppo della rete infrastrutturale”.<br /><br />Sul tema pregnante del petrolio, Galante è convinto che “vada rivista sia la modalità di utilizzo delle risorse rivenienti dalle royalties che la loro gestione, partendo dal punto principale che risiede in una migliore negoziazione sia con lo Stato che con le compagnie petrolifere. La legge 40/95 in materia di ‘perimetrazione’ è, ormai, abbondantemente superata e per tanto occorre oltrepassare una norma ‘feudale’ che divide la Basilicata in aree privilegiate ed aree di serie ‘b’ “. “Il territorio della Basilicata – conclude Galante – è unico ed indivisibile e va rispettato in tutta la sua interezza identitaria, mentre l’amministrazione regionale deve adoperarsi per un ritorno dei cittadini alla politica ed alle istituzioni”.<br />