Illustrata, nel corso di una conferenza stampa, dal capogruppo di Realtà Italia la proposta di legge sulla “Città di Potenza Capoluogo attraverso la costruzione di un modello di sviluppo basato sul concetto di Benessere Equo e Sostenibile (BES)”
“Una proposta di legge – ha esordito Galante – che supera ogni discussione e che rimanda al mittente gli attacchi a chi propone una norma senza nemmeno conoscerne i contenuti, fatto questo molto preoccupante per la democrazia di una comunità. Una pdl che giunge in una fase temporale sicuramente non tardiva, ritenendo, tra l’altro, superato il tema del ‘dover dare i soldi’, in attesa di un confronto serio e pregnante con il centro sinistra e tutti i consiglieri regionali. Una pdl – ha aggiunto – che contempla un percorso utile alla ripresa anche economica di Potenza, percorso che, allo stato attuale, la Città non ha, non avendo, evidentemente, amministratori capaci di riprendere le fila di un discorso ormai divenuto a dir poco precario. Non sono contro il sostegno al capoluogo – ha rimarcato Galante – ma ritengo del tutto gratuito un documento firmato da sei capigruppo del Comune che non hanno il benché minimo sentore di ciò che si propone e lo dico con tutto l’orgoglio che accompagna l’essere protagonista di questa iniziativa legislativa”. E’ la risposta secca e immediata del consigliere Galante alle critiche mosse alla sua proposta di legge che “oltre a superare le discussioni prova a seguire un percorso virtuoso, a dare un’idea forte della Città con punti chiave basati su una prospettiva reale di sviluppo e di crescita”.<br /><br />“In Basilicata – ha affermato Galante – vi sono ormai delle realtà ben definite che vanno potenziate, vedi Melfi automotive, Matera con il proprio ruolo consolidato di Città della Cultura. Per Potenza occorre individuare le opportunità e le possibilità di far emergere una realtà strettamente legata ai lucani. Per la prima volta si parla di ‘Città Universitaria’, riconoscendo, anche, l’importante funzione di dispensatrice di servizi sanitari di alto livello ed in continua crescita con l’unico presidio ospedaliero di secondo livello presente in regione . ‘Potenza Città dei Servizi’ non è, quindi, solo un’espressione, ma la concretizzazione di un ruolo ben definito. Su Potenza non una legge di campanile, dunque, ma una legge per il futuro dei lucani. Il default di Potenza non farebbe crescere altre realtà cittadine, impoverirebbe soltanto ancora di più e molto probabilmente irrimediabilmente l’intera regione. La pdl è un atto di programmazione, è un obbligo morale che fissa dei punti cardine ben precisi che guardano ai parametri del Benessere Equo e Sostenibile per una città moderna ed intelligente. E queste cose era necessario scriverle, guardando ai lucani nel loro complesso. Quando si parla della ‘Città di Potenza’ si fa riferimento ai nove Comuni appartenenti alla ‘prima corona’ e quando citiamo il ‘Sistema territoriale’ il riferimento è a tutti gli altri Comuni riconducibili nell’ambito della ‘seconda corona’ e , quindi, confinanti con la prima. Ecco perché la pdl non può assolutamente essere considerata una legge di campanile, ma una legge che scrive un futuro”.<br /><br />“La proposta di legge – ha precisato Galante – è finalizzata alla valorizzazione delle peculiarità del territorio di Potenza che rappresentano un patrimonio inestimabile per l’intera collettività lucana. Una legge per il territorio, quindi, non per Potenza che diviene punto aggregante e raccoglitore produttivo per le tante esigenze delle comunità contermini, essendo essa stessa contenitore di notevoli opportunità per i cittadini della Basilicata sotto i più disparati aspetti della vita sociale e culturale. Assicurare il recupero reale della qualità della vita – ha aggiunto Galante – altro obiettivo fondamentale della pdl, in considerazione delle specifiche urgenze e richieste del territorio, valorizzando, nel contempo, le funzioni amministrative e dei servizi che la Città capoluogo può e deve offrire alla regione tutta”.<br /><br />La pdl mira all’inquadramento della funzione ottimale della città di Potenza, capoluogo di Regione che rappresenta l’intero territorio lucano, perseguendo i principi di solidarietà e coesione sociale atti a favorire uno sviluppo armonico di tutte le aree della Basilicata. Quale organo di raccordo tra gli Enti coinvolti è prevista l’attuazione della Conferenza per la Città Capoluogo composta dal Presidente della Regione Basilicata o suo delegato, dal Sindaco di Potenza, dal Rettore dell’Università della Basilicata, da due sindaci scelti, ogni due anni, dalla Giunta regionale. La Conferenza promuove iniziative volte a favorire l’insediamento nella Città di Potenza, ovvero nel territorio limitrofo, di strutture formative di protezione civile, di coordinamento tra gli operatori turistici lucani al fine di dare sviluppo alla cooperazione tra i territori montani, favorendo il turismo e la crescita economica e sociale, la valorizzazione e tutela dell’ambiente. Per tutti gli eventi a carattere nazionale ed internazionale, la Conferenza è integrata dal Sindaco della Città di Matera per ottimizzare la programmazione degli eventi e coordinarli.<br /><br />“Diffondere la cultura che il benessere di una società non può più fondarsi semplicemente su valutazioni economiche. La peculiarità dell’attuale momento storico – ha sostenuto Galante – impone di pensare ad azioni strutturate orientate verso parametri sociali e contesti ambientali individuati in una nuova ottica. Il welfare reale per la popolazione di un dato territorio prevede una progettualità mirata alla valorizzazione delle risorse disponibili ed alla costruzione di una società fondata sull’uguaglianza e la sostenibilità. Bisogna comprendere l’importanza strategica che riveste la rivalutazione ed il supporto che la Città di Potenza ed il suo territorio possono avere per lo sviluppo e i giusti equilibri dell’intera regione. E’ il forte impulso dato al capoluogo che permette all’intero territorio lucano di assumere un assetto orientato al futuro. La Regione – ha sottolineato Galante – deve svolgere un ruolo determinante, destinando risorse straordinarie ad una serie di priorità programmatiche legate all’evoluzione sociale, politica, economica e culturale. Prospettive di equità sociale e sostenibilità ambientale, quindi, puntando su capisaldi del welfare, quali ambiente, salute, sicurezza, valorizzazione dei beni culturali, formazione culturale e professionale, politiche sociali e innovazione tecnologica”.<br /><br />“Con la Conferenza per la Città capoluogo si vuole attuare un piano concreto di iniziative attrattive di investimenti e risorse umane nella Città di Potenza e nel suo territorio. Realizzare marketing territoriale, rimettendo in circolo l’economia locale, a tutto vantaggio delle aree limitrofe e dell’intero territorio regionale. Dare completezza, inoltre, al sistema di infrastrutture immateriali e materiali per un contributo notevole affinché Potenza diventi una reale città intelligente. In un moderno sistema di sviluppo del capoluogo e con progettualità concreta, laddove finora si è avuta una completa assenza di programmaticità – ha concluso – si può rendere Potenza il capoluogo di tutti, un capoluogo competitivo e innovativo, in grado di generare sviluppo, occupazione, sostenibilità, benessere”.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />