Fuoriusciti mobilità in deroga, interrogazione di Perrino

Il capogruppo M5s: “Senza soldi da mesi, i disoccupati fuoriusciti dall'ammortizzatore sociale aspettano ancora gli ‘interventi’ promessi da Pittella: su 3 milioni di euro stanziati più della metà andrà però ad Apo-Fil e Ageforma”

&ldquo;Senza soldi da mesi, i disoccupati fuoriusciti dalla &lsquo;mobilit&agrave; in deroga&rsquo; aspettano ancora gli &lsquo;interventi&rsquo; promessi da Pittella: su 3 milioni di euro stanziati pi&ugrave; della met&agrave; andr&agrave; per&ograve; ad Apo-Fil e Ageforma&rdquo;.&nbsp; E&rsquo; quanto dichiara il capogruppo del M5s in Consiglio regionale, Gianni Perrino che sull&rsquo;argomento ha presentato un&rsquo;interrogazione al presidente della Giunta regionale chiedendo &ldquo;quali provvedimenti la Giunta intenda prendere e quali azioni intenda realizzare al fine di garantire il celere inizio degli interventi formativi, anche al fine di consentire ai soggetti interessati (esclusi dalla platea di mobilit&agrave; in deroga) di percepire l&rsquo;indennit&agrave; di frequenza per i due mesi previsti, nonch&eacute; quali provvedimenti e/o azioni la Giunta regionale intenda implementare per assicurare a tali soggetti di trovare collocazione lavorativa, altre stabili forme di sostegno al reddito&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nonostante i toni quasi trionfali che Pittella ha sfoderato per commentare gli ultimi dati Istat sull&rsquo;occupazione in Basilicata &ndash; afferma il capogruppo del M5s -, precariet&agrave;, disoccupazione &lsquo;storica&rsquo; e miseria continuano ad affliggere la nostra regione. Moltissime ancora le persone in cerca di un lavoro, tra questi tanti giovani, ma anche tanti quaranta-cinquantenni che hanno perso ogni speranza di rientrare in un mercato del lavoro schizofrenico, depresso dalla crisi delle piccole e medie imprese (vero motore dell&rsquo;economia regionale e nazionale) e distorto dalla presenza di multinazionali che, grazie al &lsquo;Jobact&rsquo; renziano, quando assumono impongono contratti precari e privi di tutele. A una diffusa condizione di povert&agrave; si vanno ad aggiungere le tensioni, spesso alimentate ad arte, causate dall&rsquo;ondata di migranti&nbsp; e rifiugiati in cerca di asilo provenienti dal continente africano e dal medioriente&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Urgono misure serie e permanenti (non &lsquo;una tantum&rsquo;) da parte della Giunta e del Consiglio &ndash; prosegue Perrino – per fronteggiare la situazione emergenziale che stiamo vivendo. Tra le misure che caldeggiamo di pi&ugrave; vi &egrave; il reddito di cittadinanza (ricordiamo che il M5s Basilicata ha presentato una pdl che lo istituisce in Basilicata). Tuttavia Pittella sembra andare spedito in direzione opposta alle misure serie e permanenti. Ha difatti varato un&nbsp; &lsquo;Programma per un reddito minimo di inserimento&rsquo; che altro non &egrave; che la solita minestra riscaldata di presunta formazione e lavori di pubblica utilit&agrave;: ai partecipanti al programma andr&agrave; un &lsquo;rimborso spese&rsquo; di circa 450 euro mensili. Un rimborso che potr&agrave; cessare in qualsiasi momento, al termine dei lavori di pubblica utilit&agrave; o dei corsi di formazione. Insomma, Pittella ripropone i c.d. &lsquo;Co.P.E.S.&rsquo;, gi&agrave; rivelatisi fallimentari&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Le prime avvisaglie della scarsa lungimiranza del gladiatore lauriota &ndash; aggiunge l&rsquo;esponente del M5s – le avevamo avute gi&agrave; lo scorso ottobre quando veniva approvata una D.G.R. dal titolo emblematico: &lsquo;Piano sperimentale di interventi di politiche attive del lavoro rivolti a soggetti esclusi dal beneficio della mobilit&agrave; in deroga&rsquo;. L&rsquo;ennesimo &lsquo;esperimento&rsquo; prevede poco pi&ugrave; di 3.100.000 euro per i 1498 soggetti fuoriusciti dalla mobilit&agrave; in deroga o meglio, da questi soldi devono approvigionarsi anche le due agenzie che attueranno le politiche attive del lavoro, Apo-Fil (provincia di Potenza) e Ageforma (provincia di Matera).&nbsp;I fondi sono stati suddivisi in maniera davvero &lsquo;equa&rsquo;, anzi, potremmo definirla &lsquo;sperimentale&rsquo;: pi&ugrave; della met&agrave; &egrave; riservata alle agenzie, mentre i 1498 ex lavoratori dovranno accontentarsi di circa 900 euro per due mesi. Eppure l&rsquo; &ldquo;esperimento&rdquo;, che prevede percorsi formativi tenuti da Apo-Fil e Ageforma, non &egrave; ancora partito. E chiss&agrave; quanto ancora dovranno aspettare i lavoratori, disoccupati e senza reddito da mesi, con il loro sit-in permanente davanti ai palazzi regionali.&nbsp; Per tutti questi motivi &ndash; ribadisce Perrino – abbiamo chiesto, con una interrogazione, quando inizier&agrave; questo esperimento anche per capire come Pittella intende procedere nella realizzazione delle promesse politiche di sostegno al reddito. Non &egrave; pi&ugrave; il momento di tergiversare con queste cure palliative dal gusto vagamente clientelare. E&rsquo; giunta l&rsquo;ora di avviare politiche veramente innovative che magari potrebbero essere coniugate alle misure di accoglienza ai migranti che la Regione Basilicata si appresta ad applicare. L&rsquo;istituzione del &lsquo;reddito di cittadinanza&rsquo; non pu&ograve; aspettare ancora.&rdquo;<br />

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