Il consigliere regionale del Pd interviene in merito all’ “esclusione della frana di Montescaglioso dagli interventi prioritari individuati dalla Task Force Regione Basilicata”
“Con particolare sorpresa abbiamo appreso dell’esclusione della frana di Montescaglioso dagli interventi prioritari individuati dalla Task Force regionale”. E’ l’affermazione del consigliere regionale del Pd, Achille Spada, che continua: “ad oggi, nonostante le rassicurazioni, Montescaglioso risulta addirittura al 121° posto, rimanendo di fatto non ammessa alla prima fase di finanziamento, a fronte di soli 93 interventi ritenuti fondamentali”.<br /><br />“Il tutto – sottolinea Spada – è quanto mai paradossale se si considera che, nella seduta del 1 agosto 2017, il Consiglio regionale aveva votato con parere unanime favorevole la mozione presentata dal sottoscritto e da altri colleghi inerente gli ‘Interventi di messa in sicurezza del versante nel territorio comunale di Montescaglioso interessato dalla frana del 3 dicembre 2013 e proposta di integrazione alla DGR n° 665/2017’. Nel corso di una seduta in terza Commissione consiliare permanente, tra l’altro – aggiunge il consigliere – alla presenza dei Sindaci di Montescaglioso e Stigliano, lo stesso Assessore regionale aveva rassicurato i primi cittadini ed i colleghi consiglieri che la Città dei Tre Colli figurava tra i primissimi e prioritari interventi individuati. A conferma di ciò, ad evidenziare l’ambiguità dell’Assessore alle Infrastrutture, lo stesso a mezzo stampa comunicava testualmente: ‘per quanto concerne i progetti che riguardano i Comuni di Stigliano e Montescaglioso sono tra i primi in graduatoria. Al Comune di Stigliano saranno finanziati due progetti per complessivi 7 milioni di euro ed al Comune di Montescaglioso altri due progetti per un totale di oltre 8 milioni di euro’”.<br /><br />“Cosa è successo nel frattempo? Quali sono le motivazioni che hanno fatto in un solo mese retrocedere Montescaglioso al 121° posto? Si può considerare secondario – chiede ancora Spada – un intervento che, se non effettuato, potrebbe mettere a rischio oltre 6000 abitanti montesi? E’evidente – conclude – che, se la situazione restasse quella attuale, occorrerà mettere in campo, tutte le azioni possibili per tutelare la comunità montese”.<br />