Frana Montescaglioso, si a mozione per messa in sicurezza

Il documento, proposto da Spada, Lacorazza, Cifarelli, Napoli e Bradascio, riguarda il completamento della messa in sicurezza dell’area interessata dall’evento del 2013. Successivamente la seduta è stata sciolta per la mancanza del numero legale

Il Consiglio regionale ha approvato oggi all&rsquo;unanimit&agrave; una mozione proposta dai consiglieri Achille Spada, Piero Lacorazza e Roberto Cifarelli (Pd), Michele Napoli (Pdl-Fi) e Luigi Bradascio (Pp) sulla messa in sicurezza del versante interessato dalla frana che nel 2013 coinvolse il territorio comunale di Montescaglioso.<br /><br />Con la mozione si impegna il presidente e la Giunta regionale &ldquo;a tener conto nell&rsquo;ambito dei programmi di interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico di cui alla piattaforma Rendis dei due progetti inerenti il completamento della messa in sicurezza e il consolidamento definitivo del versante nel territorio comunale di Montescaglioso interessato dalla frana del 3 dicembre 2013, stante l&rsquo;urgenza e l&rsquo;indifferibilit&agrave; degli interventi, l&rsquo;estensione dell&rsquo;area interessata e soprattutto il numero delle persone a rischio&rdquo;. Si chiede, altres&igrave;, di &ldquo;assicurarsi che l&rsquo;iter presso il Ministero dell&rsquo;Ambiente e della Tutela del territorio dia risposte celeri e positive o in alternativa, ad individuare altri canali di finanziamento per eliminare definitivamente il rischio per i cittadini; di integrare la delibera di Giunta regionale n.665/2017 al fine di consentire ai soggetti interessati la possibilit&agrave; di delocalizzare le attivit&agrave; produttive coinvolte dall&rsquo;evento franoso&rdquo;. Il documento impegna inoltre la Giunta &ldquo;ad attivarsi perch&eacute; vengano rimossi gli ostacoli che impediscono la possibilit&agrave; di ristoro economico anche ai proprietari di unit&agrave; edilizie in corso di costruzione o con altra destinazione d&rsquo;uso&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Lo smottamento del dicembre 2013, verificatosi a seguito di eventi meteorici eccezionali &ndash; si legge ancora nel documento -, fu definito da alcuni esperti come &lsquo;una delle frane pi&ugrave; grandi d&rsquo;Europa&rsquo; producendo significativi danni e in molti casi la distruzione totale di numerosi edifici privati e opifici. I danni ammontano a circa 60 milioni di euro e nel periodo emergenziale la Regione Basilicata e la Protezione Civile nazionale hanno stanziato circa 4,7 milioni di euro&rdquo;.<br /><br />Nel dibattito che ha preceduto il voto sono intervenuti i consiglieri Spada (Pd) e Napoli (Pdl-Fi) e l&rsquo;assessore alle Infrastrutture Benedetto.<br /><br />Successivamente, nel corso di una votazione su una mozione di Lacorazza (Pd) sui temi del lavoro e della mobilit&agrave;, constatata l&rsquo;assenza del numero legale (erano presenti in Aula al momento del voto i consiglieri Benedetto, Castelluccio, Lacorazza, Leggieri, Napoli, Pace, Perrino, Romaniello e Santarsiero) il presidente Mollica ha sciolto la seduta.&nbsp;

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