“Il presidio che è stato organizzato ieri davanti il Senato della Repubblica da Cisl e Uil ha contribuito al ritiro degli sciagurati provvedimenti, inseriti nella manovra del Governo che riguardavano il servizio di leva e il riscatto degli anni dei corsi di laurea ai fini dell’accesso alla pensione di anzianità dopo 40 anni di lavoro. È stata una prima iniziativa di lotta, cui seguiranno altre per costringere il Governo e il Parlamento ad approvare una manovra più equa e meno vessatoria”. E’ quanto affermano, in una nota congiunta, i segretari regionali lucani di Fp Cisl e Uil Fpl, Giovanni Sarli e Antonio Guglielmi. “Questi sindacati – affermano – si stanno battendo per cercare di arginare questa inaccettabile spirale di accanimento punitivo verso i lavoratori del P.I. e continueranno a chiedere l’immediato e definitivo ritiro di provvedimenti incostituzionali, relativi alla tredicesima mensilità e al TFR”.
“La manovra finanziaria – aggiungono – deve essere sensibilmente migliorata mettendo fine al blocco dei rinnovi contrattuali nel P.I. a partire dall’assurdo ed inaccettabile prelievo del contributo di solidarietà, previsto solo per i dipendenti pubblici. Le azioni che invece vanno messe in campo devono riguardare gli insostenibili costi della politica, cominciando con il dimezzamento del numero di parlamentari e sfoltendo quella immensa pletora di enti che appesantiscono notevolmente i costi e quelle nella lotta all’evasione fiscale. A questo proposito occorre potenziare la tracciabilità dei pagamenti sopra i 500 euro, introducendo la tassazione sui patrimoni immobiliari e combattendo tutte le forme di evasione fiscale. Occorre, infine, prevedere la deduzione fiscale delle spese più significative dei cittadini”.
Fp Cisl e Uil Fpl ribadiscono che “in assenza di segnali concreti la mobilitazione continuerà a livello nazionale e territoriale intensificando le iniziative di protesta, auspicando una maggiore convergenza unitaria così come si era determinata con l’Accordo del 28 giugno scorso”.
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