FP CGIL SU SITUAZIONE LAVORATORI COMUNE DI POTENZA

E’ gravissimo l’atteggiamento che continua ad avere l’Amministrazione Comunale rispetto alle questioni che riguardano i lavoratori del Comune di Potenza, sia in termini di un ormai ingiustificabile ritardo nel pagamento delle dovute spettanze connesse al salario accessorio del 2013, sia in relazione alla necessità di mettere in moto un reale processo di riorganizzazione interna che non può essere fatto solo di modifica dell’organigramma e di assegnazione di incarichi di posizione organizzativa. Lo dichiara Roberta Laurino, Segretario Generale FP CGIL. Nella riunione di ieri si è consumato l’ennesimo scontro rispetto alla volontà irremovibile della Amministrazione di utilizzare un importo consistente del fondo delle risorse decentrate da destinare agli incarichi di posizione organizzativa, importo a nostro avviso esorbitante visto l’abbattimento dello stesso fondo di oltre un terzo rispetto a quello disponibile fino al 2013.
Infatti, la condizione di dissesto dell’Ente e lo sforamento del patto di stabilità ha avuto come conseguenza la drastica riduzione dell’importo annuo del fondo dei lavoratori di circa 800 mila euro. Complessivamente, tra il 2014 e il 2015, per effetto dell’azzeramento della parte variabile del fondo, quale sanzione per il mancato rispetto del patto di stabilità, si sono già persi circa 1 milione e 600 mila euro, risorse che continueranno a mancare anche per gli anni successivi considerato che la drammatica situazione che sta vivendo l’Ente non gli consentirà, purtroppo, di poter rispettare il patto di stabilità sia per l’anno in corso che per quelli a venire e di conseguenza, anche laddove ci fosse la sostenibilità economica, di integrare il fondo con le risorse aggiuntive che sono sempre state garantite negli anni passati.
Come FP CGIL, ancora una volta, abbiamo ribadito tutta la nostra contrarietà a chiudere un accordo in assenza di una più equa redistribuzione delle risorse, ritenendo che la quota complessiva di fondo da destinare alle posizioni organizzative debba essere fortemente ridimensionata per garantire un importo strutturale e significativo della produttività anche per gli anni successivi, senza correre il rischio di vederla in futuro in una posta assolutamente irrilevante. Né tantomeno possiamo accettare diktat e affermazioni del tipo “o così o niente”, considerato che i margini di trattativa sono stati praticamente inesistenti.
bas 03

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