I consiglieri commentano l’integrazione alla pdl finalizzata a consentire la corretta applicazione degli oneri concessori sulle acque minerali
“Anche l’acqua minerale imbottigliata in Basilicata, come per l’acqua che dagli invasi lucani arriva in Puglia e il petrolio estratto in Val d’Agri (e a breve a Tempa Rossa), è una risorsa che deve e può produrre maggiori entrate e diventare nuova opportunità di sviluppo locale”.
Così il gruppo di Forza Italia che aggiunge: “E’ questo il significato dell’iniziativa del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale che ha presentato un’integrazione alla pdl finalizzata a consentire la corretta applicazione degli oneri concessori sulle acque minerali”.
“Si è inteso impegnare il Presidente e la Giunta stessa – continuano i consiglieri Piro, Acito e Bellettieri – ad attivare, prima della applicazione dei nuovi oneri concessori, tutte le procedure necessarie per poter consentire la telelettura, direttamente dagli uffici regionali, di tutti i contatori posizionati sulle condotte ubicate tra le sorgenti e le aziende concessionarie, al fine di poter quantificare le acque destinate all’imbottigliamento e le acque emunte senza il successivo imbottigliamento. In sostanza, il controllo sull’acqua minerale realmente imbottigliata che nel 2019 ha superato il miliardo di litri, vale a dire oltre il 30 per cento delle risorse di acque minerali nazionali, contestualmente al raddoppio del canone che i concessionari dovranno versare alla Regione a partire dal nuovo anno, produrrà introiti significativi da trasferire in investimenti sui territori interessati”.
“Un risultato significativo – concludono – della battaglia di Forza Italia perché le risorse del nostro territorio, a differenza del passato, non siano più solo profitto per gruppi industriali”.