Nella tavola rotonda che ha preceduto la consegna dei premi del Concorso nazionale “Studi e ricerche” gli interventi del rettore Fiorentino, dell’assessore Viti e di Lapenna (Cnr), Perretti (Confinduastria) e Trevisi (Basilicata Innovazione)
In un momento “di incertezza e di smarrimento” come quello attuale, è giusto “sottolineare il valore dell’Università, dell’impegno che nonostante tutto tante famiglie e tanti giovani, oltre a tanti docenti e ricercatori, mettono nello studio, e che questo concorso cerca di premiare ogni anno. Per poter immaginare di competere nel mondo la cosa più importante è la conoscenza. Ed è quindi importante che l'Università vada avanti, rafforzando il proprio rapporto con il territorio”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Folino, intervenendo nella tavola rotonda su “Università e territorio nel tempo della crisi” che ha preceduto la consegna dei premi della nona edizione del Concorso nazionale “Studi e ricerche sulla Basilicata”, promosso dall’Assemblea per individuare le tesi di laurea e di dottorato discusse nelle Università italiane che rappresentano significativi ed originali apporti alla conoscenza, al consolidamento dell’identità ed allo sviluppo della Basilicata.
Ad avviare i lavori il giornalista della Rai Antonio Coronato, che partendo da un dato di cronaca, il sisma che si è verificato poche ore fa nell’area del Pollino, ha invitato alla discussione il rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, Mauro Fiorentino il quale ha ricordato in proposito che “l’Università nacque in Basilicata per la legge sugli interventi post terremoto ’80 e che questa genesi ha caratterizzato il ruolo dell’ateneo lucano per molti anni”. Fiorentino ha poi affermato che “l’impegno profuso in questo periodo dal mondo accademico ha prodotto nuovi orizzonti nella conoscenza apportando un reale ‘valore aggiunto’ nella vita di tutti i giorni. Si pensi – ha continuato – all’ingegneria sismica e a quei ‘codici’ che hanno visto la firma di tante mani lucane, motivo per noi di grande orgoglio”. Il rettore si è poi soffermato sul rapporto proficuo tra l’Unibas e le istituzioni che ha caratterizzato l’ultimo decennio ma ha anche sottolineato le criticità dovute all’emigrazione di tanti studenti che preferiscono altre sedi universitarie.
L’assessore regionale alla Formazione Vincenzo Viti ha detto che “in presenza di uno sfarinamento dell'assetto istituzionale il coordinamento virtuoso fra università e territorio è un valore a cui bisogna guardare con grande attenzione. Uno dei motivi di curiosità intellettuale e politica – ha aggiunto – viene, nella edizione di quest’anno del Concorso, da una delle più suggestive tesi di dottorato, di Maria Luisa Santarsiero, che analizzando il tema del mosaico regionale lucano, pone alla classe dirigente la questione di prospettiva, tuttora irrisolta, di come si possa comporre il sistema istituzionale lucano in una visione condivisa ed equilibrata, sfuggendo ai localismi centripeti che si sottraggono ad una lettura storicamente matura dei territori e che confliggono con il valore della coesione sociale e civile della Basilicata”.
Per il presidente dell’Area della ricerca del Cnr di Potenza, Vincenzo Lapenna, “proprio attraverso le tesi di laurea e di dottorato la Regione è diventata un modello in cui l'università e gli enti di ricerca hanno costruito un rapporto proficuo e duraturo. I nostri giovani ricercatori sono laureati che hanno fatto il dottorato all'università: il migliore investimento per il futuro è proprio quello di finanziare tesi di laurea e di dottorato per il territorio. La Basilicata ha una buona produttività scientifica, ma occorre lavorare su come rendere più attrattivo il nostro sistema attraverso infrastrutture”..
Margherita Perretti, vicepresidente di Confindustria Basilicata, ha posto l’accento sulla necessità di una proficua collaborazione tra il mondo della ricerca, quello delle istituzioni e delle imprese, soprattutto in questo momento di crisi. “E’ importante fare rete a più livelli – ha aggiunto – e affermare una nuova cultura di impresa sul territorio”. Ha poi invitato gli studenti a scegliere le imprese presenti sul territorio come oggetto dei loro lavori di studio per creare una sinergia positiva tra ricerca e aziende produttrici.
Andrea Trevisi di Basilicata Innovazione, una struttura che offre servizi e strumenti a sostegno del trasferimento tecnologico e dell’innovazione nata da un’iniziativa della Regione Basilicata e di Area Science Park di Trieste, ha subito consegnato alla platea alcuni dati positivi dei primi tre anni di lavoro del parco scientifico e tecnologico: un tessuto produttivo dinamico, composto da circa 700 piccole e medie imprese, oltre 15 milioni di investimento e 157 giovani assunti, molti dei quali provenienti dall’Università di Basilicata. “Uno sviluppo competitivo del territorio – ha detto – grazie anche alla perizia dei centri di ricerca”. Si è poi soffermato sull’importanza di riuscire a mettere insieme soggetti che hanno un medesimo interesse per un unico obiettivo: “aiutare ad essere più competitivo questo territorio”.
In conclusione, rispondendo ad una domanda sugli effetti della riorganizzazione delle Province, Folino ha detto che “il tema vero è come ora le due comunità discutono seriamente su come redistribuire le funzioni pubbliche fra Potenza, Matera e altre aree del territorio regionale. Bisogna ricostruire un rapporto di fiducia ed un percorso di trasparenza, chiedendo a tutti conto di ciò che fanno. Noi siamo una comunità, che ha la sua storia antica e che chiede rispetto, a cominciare dall’utilizzo delle risorse naturali. Questo concorso ci dice quanto sia importante la risorsa umana. L’auspicio è che all’impegno dei 97 partecipanti e dei vincitori di questo concorso si associ l'impegno di tutti noi”.