“La convention nazionale a Roma del Terzo Polo segna un punto di non ritorno per il progetto che da nazionale deve adesso ramificarsi, in maniera coerente ed uniforme, sul territorio”. Lo sostiene il vice coordinatore regionale dell’Udc Antonio Flovilla che ha partecipato all’assemblea degli Stati Generali del Terzo Polo. “Questo significa – aggiunge – che per l'Udc si impone la necessita' di organizzare una presenza sempre piu' forte sul territorio. Da settembre dovremo concentrarci in questa direzione, anche con lo svolgimento di congressi per dare legittimazione alla classe dirigente del partito caricandola di maggiori responsabilità nella costruzione dell’area politica autonoma di centro".
Quanto invece ai valori e ai temi del Terzo Polo nello specifico della Basilicata, Flovilla afferma che "non possiamo certamente consentire che la sinistra diventi l’unico punto di riferimento della sempre più forte domanda di etica e moralità di comportamento della classe dirigente del centrosinistra. Ciò significa che anche l’Udc deve sostenere con determinazione la richiesta di un tavolo di confronto dei partiti di coalizione perché ci siano chiarimenti da parte di quegli assessori che hanno perseguito autonomamente scelte che non fanno parte del programma di legislatura e pertanto non sono state condivise. Il Governo Regionale sulla base degli ultimi eventi – sottolinea il vice coordinatore dell’Udc – sembra più concentrato nel copiare i tecnicismi del governo nazionale che ricercare le cause degli sprechi della spesa ragionale da eliminare per concentrare le risorse, sicuramente insufficienti per la manovra nazionale, a favore dello stato sociale, dell’occupazione, della piccola e media impresa. Soprattutto per i cattolici impegnati in politica non è consentito predicare bene (moralità) e razzolare male (scegliendo la discrezionalità). E’ difficile chiedere alle persone che faticano a far quadrare i bilanci familiari di fare sacrifici, quando ogni giorno vengono informati di episodi di illegalità, di cordate e raccomandazioni, di scambi di favori che coinvolgono direttamente politici e i loro amici".