Fismic-Confsal su dichiarazioni Marchionne

“Il Direttivo della Fismic – Confsal riunitosi oggi al centro sociale Sacco di Rionero in Vulture, ha espresso forte preoccupazione per la persistente crisi del settore auto, anche in riferimento alle parole dall’ A.D. Sergio Marchionne secondo il quale “siamo ad un miglio dall’inferno . Questa espressione metaforica, usata da Marchionne, – si legge in un comunicato della Fismic Confsal Basilicata – riteniamo renda bene l’idea non solo dell’attuale situazione, ma bensì di quello che ci aspetta in un prossimo futuro, con probabile riduzioni delle produzioni e relativi aumenti dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali.
A Marchionne, la Fismic Basilicata chiede di lavorare insieme al sindacato partecipativo e riformista per guadare insieme il miglio peggiore, in difesa dell’occupazione dei lavoratori.
Le conferme di questi giorni sul futuro di Fabbrica Italia, sono un fatto positivo che fa ben sperare nel futuro anche del nostro territorio al quale viene confermata la missione produttiva del segmento B, il più importante per il gruppo Fiat, quello per intenderci che da sempre ha consentito i grossi numeri, sul piano produttivo ed occupazionale.
Bisogna essere realisti senza creare nei lavoratori false ed utopistiche aspettative.
Melfi dovrà aspettare il suo turno per nuove produzioni e prodotti, lavorando ancora per il prossimo anno su un di modello ben conosciuto al quale sono state apportate alcune modifiche di stile; si tratta sempre e comunque dell’evoluzione della Grande Punto, quindi non di un nuovo modello in sostituzione o meglio in aggiunta, per questi ultimi, al momento i piani Fiat guardano a dopo il 2012, periodo in cui tutti auspichiamo la vera uscita dalla crisi. Sul tema della contrattualistica, dopo l’ufficializzazione dell’uscita della Fiat da Confindustria, la Fismic Basilicata, auspica che si velocizzi il confronto negoziale per realizzare entro fine anno un unico e nuovo contratto nazionale per tutti i lavoratori del gruppo Fiat, capace di migliorare le condizione economiche e le difese dei diritti dei lavoratori, in un clima di nuove e moderne relazioni industriali che valorizzino le reciproche responsabilità, come è stato fatto per gli accordi di Pomigliano Mirafiori e Grugliasco”.

BAS 05

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