Fillea Cgil su incendio cava di Lauria

"L’incendio nella cava di Lauria, di proprietà dell’Impresa Papaleo, che ha visto la distruzione di 2 escavatori desta molta preoccupazione nelle Organizzazione Sindacali; fa aumentare la consapevolezza che va tenuta alta la guardia su temi della legalità, al fine di scongiurare con ogni mezzo ed in ogni modo possibili infiltrazioni mafiose nel settore delle costruzioni”. E’ quanto afferma la Fillea Cgil, esprimendo solidarietà ai lavoratori e all’impresa Papaleo.
“L’area del Lagonegrese, area a confine tra due regioni :- la Campania e la Calabria – regioni ad alto tasso di criminalità organizzata , area considerata “ isola felice” fino a qualche anno fa, questi eventi ci dicono che non è più così, è bastato far partire i lavori di ammodernamento della A/3 SA-RC , mettere in moto milioni di euro, e subito è diventata anche quell’area appetibile da parte della criminalità organizzata. Il settore delle costruzioni, specie quando parliamo di grandi opere, è sempre stato molto attenzionato dalla malavita organizzata, e nelle pieghe delle stesse modalità di affidamento, appalto, subappalto, nolo a freddo, nolo a caldo, forniture, che molte volte trovano facili affari la malavita organizzata.
Diventa sempre più urgente una rivisitazione della legge 443/2001 più comunemente conosciuta come Geneal- Contractor, legge attualmente in uso per gli appalti delle grandi opere.
Tutto ciò impone ai partiti, alle Organizzazioni Sindacali , alle Istituzioni e a tutta la società civile di alzare l’asta dell’attenzione su questi temi, in primis al sindacato , sconfiggere la criminalità organizzata significa creare le pre- condizioni per parlare dei “diritti dei lavoratori”.
bas 02

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