FILIPPO MARGIOTTA (ASMEF) SU ACCORPAMENTO REGIONI

“Sulle colonne dei giornali lucani sono apparse le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi che punta a smembrare la Regione Basilicata, nell’ottica di una politica tesa all’accorpamento di più entità regionali. Le Macroregioni costituiscono ora il tema di maggior discussione politica, istituzionale ed economica. Con la questione in atto e la presa di posizione assunta dal Premier, Matteo Renzi-incalza Filippo Margiotta, responsabile regionale Asmef ( Associazione Studi Mezzogiorno e Futuro ), la nostra regione rischia seriamente di veder compromessi gli equilibri interni, legati all’economia e allo sviluppo sostenibile. Il paventato accorpamento prima con la Campania e successivamente con la Calabria, spaventa non poco la comunità regionale, in quest’ottica la nostra principale preoccupazione verrebbe rappresentata dal futuro della Basilicata che dopo tanti anni di oscuro lavoro rischierebbe di uscire dalla mappa geo-politica nazionale. A tal proposito-continua Margiotta-che senso avrebbe occuparsi quotidianamente dei problemi lucani se poi si cerca in tutti i modi di smembrare la nostra regione dal contesto nazionale? Le enormi difficoltà di raggiungere il nuovo capoluogo di questa macroarea creerebbe enormi difficoltà ai cittadini che vivono in un territorio di per se in crisi sul piano infrastrutturale come dimostrano i notevoli ritardi ferroviari e i numerosi incidenti mortali che si verificano quotidianamente sulle arterie lucane”. Ma non è tutto, perché il responsabile Asmef regionale rimarca ancora: “Sono convinto che con la conferma della nostra identità regionale che vede la presenza della Sata di Melfi, di Matera Capitale Europea della Cultura per il 2019, di Maratea, fiore all’occhiello del turismo estivo, dei Castelli di Melfi, Miglionico, delle Abbazie di Montescaglioso, Monticchio e Venosa, dei parchi archeologici di Grumento e Rossano di Vaglio, e delle tradizioni popolari come il Carnevale di Tricarico, San Mauro Forte e Montescaglioso e la presenza delle etnie arbresche, che senso avrebbe confermare l’organizzazione del recente Premio Basilicata che con tante difficoltà sopravvive grazie all’impegno di pochi e vede nei giovani appoggiati dall’Unibas il principale punto di riferimento per il futuro?”. Filippo Margiotta continua ad analizzare la questione: “Anche la numerosa rappresentanza lucana nel mondo, ha fortemente contestato la decisione incredula di Renzi di accorpare e smembrare la Basilicata, togliendone di fatto i valori storici e antropologici per i quali vivono con fermento i nostri corregionali, legati dal forte senso di appartenenza alla nostra regione. Questo sforzo verrebbe vanificato anche se i nostri corregionali sparsi nel mondo terrebbero sempre vivo il ricordo della Basilicata a migliaia di chilometri di distanza”. Il responsabile Asmef punzecchia i vertici regionali: “Le istituzioni sono chiamate a dare un riscontro a questo problema. Purtroppo il silenzio assurdo sia a livello regionale che parlamentare potrebbe essere inteso come una resa sia pure dolorosa. A questo punto se manca un concreto supporto alla nostra battaglia non ha senso parlare di Basilicata ma di una regione destinata a scomparire, purtroppo i tempi sono sempre più ristretti. L’Ordine del giorno presentato dal Sottosegretario Ranucci e fatto proprio dal Governo Renzi è diventato una premessa per questa spoliazione. Perché dobbiamo essere noi ad aggregarci ad altre regioni? Quale criterio è stato adottato?”.bas 03

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