Filctem Femca e Uiltec su siti di Tito e Valbasento

Le organizzazioni sindacali Filctem Cgil Femca Cisl Uiltec Uil della Basilicata esprimono preoccupazione in ordine agli esiti della Conferenza di servizi  tenutasi  ieri a Roma su convocazione del Ministero dell’Ambiente e seguita in Basilicata in video conferenza , relativamente allo stato di attuazione degli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica della acque di falda e dei suoli nei  siti di interesse nazionale di “Tito” e “Valbasento”.
“Il quadro delle problematiche e criticità emerso con più nitidezza ieri, fatta eccezione per gli interventi di messa in  sicurezza e bonifica del sito ex “Materit” a  Ferrandina  per i quali sono in fase di espletamento le  relative gare di appalto, fa intravedere un rischio incombente di inattuabilità  di tutti gli altri interventi (9 su 10 complessivi) in ragione della più totale incertezza che ormai grava sulla effettiva utilizzabilità e, fors’anche, sulla effettiva sussistenza attuale della dotazione finanziaria dei circa 43 Milioni di euro dell’ Accordo di Programma Quadro stipulato tra Regione Basilicata e Ministero dell’Ambiente nel mese di giugno 2013. Non è nostra intenzione sollevare inconcludenti “polveroni” polemici e/o generare sterili allarmismi. Le ragioni a fondamento delle nostre preoccupazioni sono molteplici.Le scadenze dei termini per la presentazione dei progetti preliminari, diversamente da quelle delineate nella Conferenza  di agosto per fine settembre e fine novembre, sono state tutte posticipate al 31 marzo 2015,  mettendo seriamente a repentaglio il rispetto del termine ultimo del 31 dicembre 2015 per l'assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti. La richiesta di proroga ulteriore, rispetto al 30 giugno 2014, non è stata ancora inoltrata dalla Regione Basilicata al Ministero dello Sviluppo Economico e che la stessa richiesta sarà formalizzata solo contestualmente con la definizione del nuovo crono programma”.
Filctem Femca Uiltec ritengono che si attivi con estrema sollecitudine, al massimo livello di responsabilità del Governo Regionale, una verifica ed un confronto approfonditi con tutte le forze sociali, per fugare ogni dubbio sull'effettiva sussistenza delle risorse già stanziate e/o ripristinarne la effettiva disponibilità, nonché sulla definizione di un nuovo cronoprogramma che contingenti con grande rigore i tempi di svolgimento di ciascuna fase attuativa degli interventi da realizzare”.

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