Per il consigliere le decisioni assunte oggi “sono l’ennesima dimostrazione di un procedere di questa Giunta e maggioranza dalla visione ultramicro, che fa perdere punti preziosi all’immagine e alla qualità della classe dirigente della regione”
“Nella riunione della terza Commissione tenutasi questa mattina sono stati discussi ed è stato espresso parere su 17 delibere della Giunta che riconosce il titolo di fiera nazionale ad altrettante richieste avanzate da imprenditori / organizzatori delle stesse. Senza nulla togliere alla capacità imprenditoriale, anzi, va apprezzato chi tenta di sviluppare iniziativa, la decisione della Giunta è veramente singolare, anzi direi in linea con quanto fatto negli anni scorsi in cui si sono finanziate sagre di ogni genere”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del gruppo misto Giannino Romaniello.<br /><br />“La motivazione alla base delle richieste avanzate – aggiunge – è riconducibile ad una modifica avvenuta ultimamente alla legge regionale istitutiva di oltre 20 anni fa, che prevede contributi della Regione alle fiere di carattere nazionale. È veramente singolare che, per poter dare un eventuale contributo si riconosca la caratteristica di fiera nazionale in modo indistinto a quelle che effettivamente lo possano essere, ed anche a quelle che al massimo hanno caratteristiche di fiere interregionali per numero e provenienza sia di espositori che di visitatori. Se si vogliono distribuire un po’ di risorse per costruire consenso politico lo si faccia non esponendosi al ridicolo, sia nei confronti della comunità nazionale che di quella regionale, riconoscendo titolo di fiera nazionale ad iniziative che, molto probabilmente, non sono nemmeno riconducibili a quelle di carattere regionale”.<br /><br />A parere di Romaniello “sarebbe interessante conoscere quali parametri e criteri sono stati presi a base delle istruttorie fatte per mettere sullo stesso piano iniziative fieristiche totalmente differenti per durata, luoghi e dimensione economica delle stesse. Istruttorie che pur richiamate, nel preambolo delle delibere non sono allegate alle stesse e per tanto non hanno messo in condizione i componenti della Commissione di poter esprimere un parere motivato, tant’è che il sottoscritto ed altri della minoranza non hanno ritenuto di esprimere parere. Quella di oggi è l’ennesima dimostrazione di un procedere di questa Giunta e maggioranza dalla visione ultramicro e che se porta qualche voto sicuramente fa perdere punti preziosi all’immagine e alla qualità della classe dirigente della regione. Infatti, sarebbe l’unico caso in Italia di una regione che ha 574.782 abitanti (al luglio 2015), una estensione di 9.992 kmq che è in grado di realizzare circa venti fiere di carattere nazionale (sic!!!)”.<br />