Fiat, Napoli: la strategia Marchionne va sostenuta

Per il consigliere di (FI) dall’D.d. Fiat-Crysler sono venute parole chiare sul ruolo fondamentale di Melfi

&ldquo;Se c&rsquo;&egrave; uno che nel nostro Paese la rivoluzione non la fa solo a parole &egrave; l&#39;amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, che, dopo la fusione con Chrysler, ha definitivamente smentito quanti &lsquo;gufavano&rsquo; contro la Fiat e ha spiegato la strategia che garantir&agrave; la sopravvivenza dell&#39;industria automobilistica italiana e il futuro dello stabilimento di Melfi&rdquo;. E&rsquo; quanto sostiene il consigliere regionale di Forza Italia Michele Napoli, il quale fa notare che &ldquo;dall&rsquo;a.d. Fiat-Crysler sono venute parole chiare sul ruolo fondamentale di Melfi per le produzioni della 500X e della piccola Jeep, modelli di auto destinati a competere in un mercato sicuramente ancora problematico. Per questa ragione ha fatto bene Marchionne a rivendicare il fatto che l&#39;operazione con Veba per acquisire il 100% della colosso americano non rappresenta un danno per l&#39;Italia, ma la possibilit&agrave; di sopravvivere in un segmento industriale come quello delle automobili che &egrave; stato letteralmente dimezzato dalla crisi economica&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per la nuova Giunta regionale, dopo gli incontri formali con l&rsquo;a.d. Fiat del passato, si impone la necessit&agrave; &ndash; sostiene il consigliere di Fi &ndash; di passare ad una fase diversa che &egrave; quella di dare risposte alle esigenze riferite ai servizi di logistica e infrastrutturali che pi&ugrave; volte sono stati sollecitati per accompagnare la nuova impegnativa mission affidata al polo auto di Melfi. Bisogna accelerare i tempi di attuazione del Campus Tecnologico destinato a diventare il cervello dei nuovi modelli e della competizione internazionale, specie dopo l&rsquo;individuazione del target medio-alto di qualit&agrave; indispensabile a far rientrare tutti i lavoratori lucani dalla cig e a rilanciare il marchio italiano&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Infine &ndash; dice Napoli &ndash; &egrave; indispensabile verificare l&rsquo;attivit&agrave; dell&rsquo;indotto e sostenere l&rsquo;impegno di riconversione delle aziende che gi&agrave; operano a San Nicola di Melfi e dovranno adeguarsi alle nuove commesse dei mini Suv e alla riqualificazione del personale anche attraverso una formazione o un aggiornamento professionale mirati&rdquo;.<br />&nbsp;&nbsp;

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