“L’incontro di domani ha un alto valore simbolico, oltre che operativo”. Così Rocco Palombella, segretario generale Uilm, definisce l’appuntamento con i vertici della Fiat nello stabilimento Sata a San Nicola di Melfi. "L’Ad Sergio Marchionne e il Presidente John Elkann – sottolinea Palombella – avevano detto che entro l’anno sarebbero partiti gli investimenti per Melfi e domani annunceranno il piano per lo sviluppo del sito in questione, ma non solo. Oltre ai due mini Suv con due distinti marchi che saranno prodotti in Lucania è strategica la scelta per il Lingotto di mantenere la base produttiva sul territorio nazionale. Melfi, a cui verrà applicata il circuito integrato ‘Fiat Chrysler’ segue gli investimenti di Pomigliano e Grugliasco; subito dopo
verranno Mirafiori e Cassino”.
La Uilm è estremamente soddisfatta della prospettiva produttiva intrapresa dal gruppo torinese.
“Anche il fatto che Marchionne, Elkann ed autorevoli esponenti dell’esecutivo guidati dal Premier Monti – conclude Palombella – per la prima volta varchino la soglia dello stabilimento automobilistico del gruppo Fiat ubicato più a Sud d’Italia, insieme a lavoratori e sindacalisti che, invece lo fanno abitualmente, è un segno di speranza e forza per il manifatturiero nel nostro Paese. Solo per usare come esempio lo stabilimento in provincia di Potenza, a causa della cassa integrazione i circa 7.500 addetti tra diretti e lavoratori dell’indotto, hanno lavorato di fatto circa 6 giorni al mese. Anche se nuova cassa è stata annunciata tra fine anno ed inizio del nuovo, è nitida la prospettiva produttiva”.
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