“Ancora una volta la Fiat scarica sui lavoratori l’assoluta incapacità dei propri vertici a fronteggiare la crisi del mercato dell’auto. Lo stop alla produzione nello stabilimento di Melfi, dopo quelli decisi a Pomigliano e Mirafiori, conferma la totale mancanza di un serio progetto industriale: non ci sono idee, crolla la quota di mercato e aumenta solo la cassa integrazione”. Lo afferma il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario, che aggiunge: “La Fiat fa registrare cali di vendite superiori agli altri marchi perché non innova i modelli e, quindi, non riesce a intercettare le richieste del mercato. Il piano Fabbrica Italia si è rivelato un bluff, dei 20 miliardi promessi in Italia Marchionne ne ha investito solo uno perché tanto ha deciso da tempo di spostare la produzione lontano dall’Italia. Un disegno ben noto, che impone un immediato intervento del governo. Ma mentre in Francia Hollande convoca subito i vertici Peugeot per i licenziamenti annunciati – conclude Belisario -, da noi Monti tace e acconsente, assecondando irresponsabilmente l’arroganza di Marchionne”.
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