Si annuncia un'intensa settimana di incontri sul futuro in casa Fiat. Si parte domani a Torino con la prima delle due assemblee nazionali delle rappresentanze sindacali aziendali di Fiat e Cnh Industrial indette da Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Aqcf (quest'ultima sigla è quella dei quadri e capi Fiat). Venerdì toccherà ai delegati degli stabilimenti meridionali riunirsi a Roma, dalle 10:30, al Centro Convegni Carte Geografiche, in Via Napoli 36. A Roma sarà presente anche una folta delegazione della Fim Cisl Basilicata che porterà in seno all'assemblea nazionale le ragioni e le preoccupazioni dei lavoratori di Melfi.
Lo ricorda una nota stampa della Fim Cisl.
"Al centro della discussione – è scritto nel comunicato – lo stato di avanzamento della trattativa con Fiat e Cnh per il rinnovo del contratto nazionale specifico di lavoro, rinnovo che si è incagliato sulla spinosa questione degli aumenti salariali, con il sindacato fermo nel rivendicare un adeguato incremento in busta paga per il 2014 e Fiat che non vuole sentire ragioni trincerandosi dietro la crisi del settore automotive in Europa. Dal segretario reggente della Fim lucana, Leonardo Burmo, massima disponibilità al dialogo ma nessun passo indietro sul salario. “Siamo disponibili a trattare e a trovare una mediazione sulla collocazione del salario in busta paga", spiega Burmo, che però avverte: “Senza aumenti salariali adeguati per il 2014 è impensabile arrivare alla firma del contratto”.
Intanto, lunedì 24, a Melfi, Fiat e sindacati tornano a confrontarsi per fare il punto del processo di ristrutturazione in corso nello stabilimento Sata. In quella sede si capirà di più sui tempi di messa in produzione e di lancio sul mercato dei nuovi modelli suv, cui è legato il futuro sia della Sata che dell'indotto. “Saremo al tavolo per fare una verifica degli accordi – annuncia Burmo – ma soprattutto per chiedere che l'avvio della nuova linea di produzione sia il più rapido possibile”.
bas 07