Fiab-Confesercenti su difficoltà settore stazioni carburanti

In Basilicata nei primi dieci mesi del 2013 sono 17 le stazioni che hanno cessato l’attività contro 7 nuove iscrizioni, per un totale di 243 imprese operanti sul territorio lucano. Lo riferisce l’Osservatorio Confesercenti.
Le ragioni – secondo la Presidenza Faib-Confesercenti – – sono da individuare nella crisi dei consumi interni combinata ad un incremento record dell’imposizione fiscale sui carburanti e sulle imprese. A livello nazionale nei primi 10 mesi dell’anno 1.009 esercizi hanno cessato l’attività. L’aumento del peso del fisco sui carburanti e sulle imprese di distribuzione ha contratto i consumi e annullato i margini, spingendone molti impianti storici alla chiusura e aumentando l’esposizione debitoria del 50% della categoria.
“Ci sono 11mila gestori – spiega il Presidente di Faib Martino Landi – che hanno accumulato debiti per mezzo miliardo di euro, rischiando di giocarsi casa.Il fisco tartassa il settore – continua – a partire dagli incrementi record della accise: in nemmeno tre anni l’accisa è stata rialzata già 5 volte, arrivando ad aumentare di quasi il 46% sul gasolio, del 29% sulla benzina e del 17% sul gpl”.
“Per la Basilicata – aggiunge Prospero Cassino presidente della Confesercenti di Potenza – c’è un ulteriore problema che riguarda l’inadeguata copertura territoriale delle stazioni di carburante e crea non pochi disagi agli automobilisti specie dei comuni più piccoli e delle aree più interne”.

BAS 05

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