Che la notte sia solamente foriera di ansie e paure è una falsa credenza che Rocco Campochiaro, autore di “Una notte al centralino”, ha contribuito a sfatare durante la presentazione del suo libro presso l’Oratorio-Centro Giovanile Salesiani lunedì 11 giugno alle 18.30, inserita negli appuntamenti di Festinsieme 2018, manifestazione attenta alle esigenze culturali del territorio e che giovedì 14 giugno alle 19.00 vedrà nel suo calendario la Conferenza pedagogica dal titolo “Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?” ed alle 21.00 il cinema all’aperto con la proiezione del film Gatta Cenerentola.
Lo si legge in una nota dei Cinercircoli Giovanili Scioculturali "Mons Bertazzoni" di Potenza.
Attenta e curiosa, la platea ha partecipato con vivo interesse anche perché – diciamola tutta – la parlantina non manca al giovane autore che, con entusiasmo quasi teatrale, ha trascinato tutti i presenti nel suo viaggio a ritroso nel tempo. Tanti volti, tanti luoghi, tanto oratorio hanno costellato la formazione del poliziotto, il quale afferma a più riprese che non sarebbe ciò che è ora senza quei valori di famiglia, condivisione, passione e salesianità veicolati dalle sue esperienze passate.
“Non leggetelo sotto l’ombrellone – esorta Campochiaro riferendosi al suo libro – piuttosto cominciate la vostra lettura a mezzanotte, col silenzio della casa che vi avvolge…Tanto alle tre lo avrete terminato di certo!” Ironia e magnetismo che non solo invitano a leggere “Una notte al centralino” tutto d’un fiato, ma suggeriscono senza prepotenza una riflessione su se stessi, partendo dai ricordi dell’autore che, per lavoro si è trovato a fissare, di notte e con l’obbligo di rimanere svegli, quell’orologio, quasi musa ispiratrice, che ben presto gli dà modo di tramutare in capitoli a forma di ore ciò che era sepolto, non troppo in profondità, nel suo cuore.
Nato come un dono che il poliziotto con l’amore per la scrittura voleva porgere ai suoi familiari e ai suoi amici più cari, dopo poco “Una notte al centralino” diventa un libro di cui attualmente sono state vendute circa mille copie, il cui ricavato è e sarà devoluto all’Aslil onlus, associazione per la Legalità e la sicurezza sul lavoro.
Se dunque la notte porta consiglio, bisognerebbe cogliere il suggerimento letterario di Rocco Campochiaro che, con acume, ha fatto suo il pensiero di Catherine O’Hara “la notte è davvero il momento migliore per lavorar, tutte le idee sono lì per essere tue perché tutti gli altri dormono”.