Ferrone: “Liberi e uguali” deve crescere sui territori

In sintonia con la scelta di tenere conferenze programmatiche in tutta Italia “Liberi e Uguali” ha bisogno di accrescere la presenza sui territori e tra le comunità locali. Per questa ragione va evidenziata come grande novità politica, annunciata dal Presidente Pietro Grasso, la scelta di andare a verificare i problemi della gente e trovare insieme i punti su cui poi costruire il programma elettorale. E’ quanto sostiene il dirigente di Liberi e Uguali  per l’area Marmo-Melandro Carmine Ferrone, sottolineando l’esigenza di costruire una nuova agenda di sinistra nella quale trovino spazio le emergenze sociali del Paese e dei nostri territori. Il nostro è un progetto aperto per dare vita a una nuova grande alleanza tra civismo, mondo dell'ambientalismo, forze di sinistra, forze cattoliche, dell'associazionismo e i corpi intermedi.
L'interesse attorno a Liberi e Uguali – continua Ferrone – sta crescendo specie nelle aree più interne come quella del Marmo-Melandro che sconta disattenzioni e sottovalutazioni per responsabilità anche della Giunta Regionale. Il nostro obiettivo è offrire una nuova casa e un nuovo punto di vista a chi non si sente rappresentato, a tutte quelle energie che ci sono e che chiedono una politica diversa. Perché riteniamo che serva un’alternativa all’indifferenza, alla rabbia inconcludente dei movimenti di protesta e alle favole mai realizzate che abbiamo sentito raccontare negli ultimi anni.
Attraverso Liberi e Uguali vogliamo difendere principi e valori che rischiano di perdersi: dalla dignità del lavoro (in questi anni il lavoro è stato umiliato e svilito), a un welfare che si prenda cura di tutti senza fare distinzione tra poveri e ricchi, a una scuola e un'università pubblica che rispettino il valore degli insegnati e la centralità degli studenti, alla possibilità di allargare i diritti, a tasse più giuste e progressive: insomma, una nuova proposta per il Paese perché riteniamo essenziale costruire una nuova agenda di sinistra. Riteniamo infatti che serva un nuovo grande soggetto politico, una nuova grande forza di sinistra, che offra un'alternativa a questo Paese a cominciare da offrire una prospettiva di riscatto alle comunità dei piccoli centri delle aree interne.

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