Ferragosto: dai Sassi di Matera saluti da 'postare' sul web

ANSA – (MATERA) – A piccoli gruppi con copricapo, bottiglietta d'acqua fresca e videocamera, telefonino o I-pad  per immortalare le immagini dei rioni Sassi e del parco rupestre da ''postare'' in tempo reale sui social network per salutare amici e parenti. E' la caratteristica che accomuna le comitive di italiani e stranieri in visita a Ferragosto, a Matera, per un ''saluto digitale'' immerso nella storia, in un ambiente unico, patrimonio dell'Umanita', e che riserva sorprese a quanti vi giungono per la prima volta.
Molti sono a Matera da ieri per il ponte di Ferragosto, facendo registrare, nonostante la crisi, una buona presenza nelle strutture ricettive. Alcuni sono giunti in camper o in moto per una visita ''alternativa'' a tappe e altri, giovani in particolare, per il festival ''Gezziamoci'' che comincera' domani.
Tra i siti piu' visitati ci sono, come di consueto, le chiese rupestri del circuito urbano e prossime al belvedere del parco della Murgia, il sistema dei siti museali ''classici'' di arte medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi, archeologico ''Ridola'' e della scultura moderna ''Musma'' di Palazzo Pomarici e della civilta' contadina a cominciare dalla Casa Grotta del Caveoso, del Museo laboratorio della civilta'
contadina, ''I Sassi in miniatura'' e dell'Antica Matera nel Barisano, del circuito dell'acqua di via Buozzi e del sistema di raccolta dei ''palombari'' di piazza Vittorio Veneto. E ce n'e' anche per gli appassionati di cinema con una escursione sui set di ''The Passion'' e de ''Il Vangelo Secondo Matteo'' o al museo
fotografico del cinema ''Pier Paolo Pasolini''. La visita a Matera e' anche l'occasione per degustare prodotti
e menu' tipici e per una visita particolare con auto elettriche, ape calessino o con il trenino di ''Scopri Matera'' o in auto, fuori porta, verso la Cripta del Peccato originale, nota come ''La Cappella Sistina del rupestre'', alla riserva del wwf di San Giuliano o sui colli di Timmari e Picciano, dove sono i santuari di Dio Salvatore e quello benedettino di ''Picciano''.

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