Fenice, Mattia:“Proseguire percorso controllo e trasparenza”

L’intervento del consigliere del Pdl in Aula dopo la relazione del presidente della Commissione d'inchiesta, Pagliuca

&ldquo;Nella storia infinita del termovalorizzatore Fenice, una storia mai accettata dalle popolazioni del Vulture e sulla quale da tempo si concentra l&rsquo;attenzione dell&rsquo;opinione pubblica dell&rsquo;intera regione, il documento conclusivo del lavoro della Commissione presieduta da Nicola Pagliuca rappresenta un punto fermo anche se, purtroppo, non esaustivo, che ci riserva ulteriori risvolti&rdquo;. E&rsquo; quanto sostiene il consigliere regionale Franco Mattia (Pdl) per il quale &ldquo;la commissione d&rsquo;inchiesta ha svolto un lavoro intenso e complesso che non ha tralasciato nulla e si &egrave; concentrato, da un lato, in una ricerca e in uno studio approfondito di tutta la fase, soprattutto amministrativa, precedente alla nascita del termovalorizzatore e, dall&rsquo;altro, sulle attivit&agrave; vere e proprie dell&rsquo;impianto&rdquo;.<br /><br />Nel sottolineare &ldquo;l&rsquo;ampia consultazione avvenuta attraverso le numerosissime audizioni svolte e che hanno coinvolto non solo tecnici ed esperti ma anche rappresentanti di associazioni ambientaliste, organismi popolari&rdquo;, il consigliere evidenzia che &ldquo;in una fase di &lsquo;accerchiamento&rsquo; politico-istituzionale come quello che stiamo vivendo, dopo le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio scorsi, &egrave; anche questo un segnale di buona politica, in quanto il Palazzo della Politica e della massima istituzione regionale non si chiude e non si considera autosufficiente ma, anzi, rafforza le occasioni e le opportunit&agrave; di ascolto, di dialogo e di confronto. Un metodo innovativo, voluto dalla Commissione Fenice, che va replicato anche per altre problematiche. Come non va sottovalutato l&rsquo;aspetto della trasparenza degli atti: la pubblicazione integrale via web, secondo la specifica richiesta del presidente Pagliuca, risponde proprio alla forte domanda di conoscenza che i cittadini lucani esprimono e nel caso specifico di quanto &egrave; accaduto e accade in Fenice&rdquo;.<br /><br />Secondo Mattia &ldquo;sono emerse responsabilit&agrave; individuali, soggettive ed anche politiche ed oggettive specie nel sistema di controllo che non ha funzionato. Una responsabilit&agrave; che riconduce a quella della Giunta: per garantire il diritto alla salute ambientale e il diritto alla salute dei cittadini, si sarebbero dovuti intensificare i controlli, garantendo controlli rigorosi e puntuali ed adottando decisioni altrettanto rigorose e puntuali su eventuali inadempienze e condotte inadeguate. Per dirla con una sintesi di leggerezza comportamentale: un atteggiamento irresponsabile portato avanti con inaudita ostinatezza a lasciare tracce vistose di elementi inquinanti, infrangendo in tal modo il diritto alla salute ambientale e il diritto alla salute del cittadino&rdquo;.<br /><br />&ldquo;&Egrave; chiaro che la questione Fenice &ndash; continua il consigliere Pdl – rappresenta un test utile ad aprire anche altre finestre per monitorare situazioni simili sul territorio e vigilare affinch&eacute; in questa regione ci sia uno sviluppo controllato e secondo il modello da tutti auspicato, almeno a parole, di compatibilit&agrave; ambientale. Un riferimento &egrave; d&rsquo;obbligo per la situazione del Centro Oli Eni a Viggiano che, nonostante l&rsquo;istituzione di un Osservatorio con comitato tecnico-scientifico e comitato amministrativo, nonostante i primi dati del Registro Tumori, continua ad allarmare le popolazioni della Val d&rsquo;Agri. Vorrei insistere: il dovere della Regione &egrave; quello di tutelare la sua gente ed in tal senso occorre operare, rafforzando il ruolo e l&rsquo;autonomia delle strutture preposte al controllo. Questo &ndash; afferma Mattia – &egrave; il modo migliore per ricostruire il rapporto di fiducia tra cittadini ed istituzioni che si &egrave; rotto proprio per colpa della gestione della complessa vicenda dei controlli ambientali. Non sfugge a nessuno il legame esistente tra qualit&agrave; dell&rsquo;ambiente in cui viviamo e tutela del diritto alla salute. Anche per questo incalziamo il presidente De Filippo a nominare la nuova Giunta, per avere un interlocutore istituzionale al dipartimento Ambiente, come in tutti gli altri, che sappiano esercitare la responsabilit&agrave; di dare risposte ai problemi delle nostre comunit&agrave;, specie se sono problemi essenziali come quelli della tutela della salute e dell&rsquo;ambiente. Il tutto coniugato attraverso quel metodo di trasparenza sugli atti che la Commissione Pagliuca ci affida&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Sono consapevole che la sfida &egrave; grande e che pu&ograve; essere vinta – conclude – solo con la partecipazione attiva di tutti, partendo dai consiglieri, dai corpi sociali, dagli organi di informazione e di tutti coloro che possono utilmente offrire un contributo utile a farci uscire da una situazione di impasse e che richiede innanzitutto la governabilit&agrave; dei problemi dei cittadini&rdquo;.<br />&nbsp;&nbsp;

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