Fenice, interviene Bolognetti dei Radicali italiani

“L’unico modo per dare un senso alla commissione d’inchiesta sulla vicenda dell’inceneritore Fenice è quello di rendere la stessa una casa di vetro, con dirette audio-video e stenografici disponibili in rete. Occorre coinvolgere un’intera regione, perché un’intera regione ha il diritto di sapere. Non ci è piaciuto dover leggere nei verbali che riportano le audizioni tenute dalla terza commissione consiliare – dove opportunamente i radicali non sono stati auditi – un lungo elenco di omissis”. E’ quanto dichiara Maurizio Bolognetti, della direzione Nazionale Radicali Italiani. “Diciamo fin d’ora al Presidente della istituenda commissione – continua Bolognatti – che vorremmo essere ascoltati, perché sul tema di cose da dire ne abbiamo tante. La stessa Provincia di Potenza non può non assumersi le responsabilità, che pure le competono, e tutti dovrebbero ricordarsi che questa regione è stata condannata dalla Corte di Giustizia Europea proprio per trucchetti simili a quelli adottati nella vicenda Fenice. Rilasciare l’Aia alla Edf significa consegnare a lor signori una licenza di uccidere”. “Il forno rotante di Fenice – afferma ancora Bolognetti – è stato alimentato in questi anni da un sistema che ha negato legalità, Stato di diritto, democrazia e conoscenza. Parafrasando Marco Pannella, affermiamo una volta ancora che la strage di legalità non poteva che tradursi in strage di popoli”.
Bas 03

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