I parlamentari lucani del Movimento 5 Stelle, Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli, hanno presentato nei giorni scorsi ai ministri dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, dello Sviluppo economico e della Salute, un’interrogazione sull'inceneritore Fenice di San Nicola di Melfi.
“Solo dal 2009 – si legge in una nota del movimento – è in atto la procedura di messa in sicurezza d'emergenza della struttura secondo quanto stabilito dal decreto legislativo n. 152 del 2006, ma ad oggi, dai monitoraggi bimestrali dell'Arpa Basilicata sulle falde acquifere, l'emergenza non risulta essere rientrata, anzi viene certificata la prosecuzione e l'aggravamento dell'inquinamento della falda acquifera e di conseguenza del territorio. Ma intanto Fenice continua a operare in base ad autorizzazioni provvisorie rilasciate dalla Provincia di Potenza, nelle more del rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale da parte della Regione, che è da tempo scaduta, fatto che ha contribuito a far condannare l'Italia dalla Corte europea per violazione della direttiva 2008/1/CE”.
Liuzzi e Petrocelli nell’interrogazione chiedono ai ministri “quali iniziative intendano assumere in merito alla situazione per giungere all'obiettivo cautelare della cessazione dell'attività di incenerimento dell'impianto, fino al ripristino di condizioni di sicurezza ambientale, con parametri al di sotto della concentrazione della soglia di contaminazione, in ottemperanza proprio dell'art. 132 del decreto legislativo n. 152 del 2006”.
bas 08