Fenice: Digilio (Fli) su decisione Tar

“La decisione del Tar Basilicata che di fatto consente la ripresa l'attività del termovalorizzatore dei rifiuti Fenice vanifica quella che l’organo ufficiale della giunta regionale ha definito la conclusione del fronte “bipartisan” del Consiglio Regionale di ieri, a riprova, se ci fosse ancora bisogno, che non c’è una posizione del Terzo Polo, e rimette indietro le lancette dell’orologio”. E’ il commento del coordinatore regionale di Fli sen. Egidio Digilio, per il quale “senza essere per forza esperti di diritto amministrativo, il provvedimento del Tar che annulla quello assunto troppo frettolosamente dalla Provincia di Potenza era scontato perché ancora una volta ha prevalso il famoso “impatto emozionale” evocato dal Governatore De Filippo rispetto alle problematiche di impatto reale sul territorio e sulla salute pubblica che hanno bisogno, evidentemente, di ben altre azioni di sostegno. Ancora una volta amministratori regionali e provinciali rimediano una brutta figura e questa volta con l’avallo dell’opposizione di centrodestra. Se ci fosse ulteriore bisogno – dice Digilio – la sentenza Tar ripropone la necessità che le istituzioni territoriali come i partiti si dotino di una strategia adeguata anche sul terreno legale per fronteggiare una società multinazionale che non è certamente un’impresa di sprovveduti perché se Azienda Sanitaria e Arpab escludono rischi non si può pretendere di far prevalere in aula giudiziaria il proprio punto di vista non adeguatamente e giuridicamente sostenuto. Purtroppo – e questo è l’aspetto che continua a preoccuparci di più – l’impatto sui cittadini è di ulteriore sconcerto e sfiducia nei confronti di quanti hanno il dovere istituzionale prima che politico di intervenire. Non so se un mini-rimpasto in giunta, al punto in cui è precipitata la situazione, possa essere sufficiente”.
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