Per il consigliere regionale di Idv “la posizione emersa unanimemente nella riunione del direttivo regionale di partito della settimana scorsa e riferita agli organi di informazione dal coordinatore ruota intorno a due valutazioni chiarissime”
“Sulla ‘questione Fenice’ e, più in generale della gestione e dello smaltimento dei rifiuti speciali, non riesco a cogliere divergenze all’interno del gruppo dirigente di Italia dei valori e tanto meno un atteggiamento compiacente da parte di esponenti del partito ad allontanare la soluzione dei problemi”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale di Idv, Antonio Autilio, per il quale “le dichiarazioni del coordinatore regionale di Idv, Rosa Mastrosimone, non si prestano in alcun modo ad una equivoca interpretazione come qualche organo di informazione farebbe supporre”.
“Sarebbe sufficiente infatti – sottolinea Autilio – una lettura meno superficiale e con atteggiamento meno prevenuto, da parte dei colleghi Mazzeo e Benedetto, in quanto la posizione emersa unanimemente nella riunione del direttivo regionale di partito della settimana scorsa, e riferita agli organi di informazione dal coordinatore ruota intorno a due valutazioni chiarissime: a) l’attuale fase di fermo dell’inceneritore di San Nicola di Melfi, secondo quanto ampiamente condiviso dai dirigenti del partito, è l’occasione per la bonifica dell’area inquinata, la realizzazione di nuovi monitoraggi scrupolosi e di lettura dei dati con l’ausilio degli istituti scientifici maggiormente accreditati (Ispra e Istituto Superiore di Sanità) su tutti i fattori ambientali e sulla salute dei cittadini, in tutta l’area Vulture-Alto Bradano, in attesa di procedere al definitivo superamento dell’impianto; b) netta contrarietà agli inceneritori sul territorio regionale secondo una ben nota posizione nazionale e, di conseguenza, accelerazione del confronto per modificare il Piano regionale dei rifiuti approvato nel 2002, (in una legislatura precedente a quella dell’impegno istituzionale degli attuali consiglieri Idv) con il quale venne autorizzato l’impianto Fenice, in modo da superarlo definitivamente attraverso altre soluzioni di smaltimento dei rifiuti speciali, industriali e nocivi”.
“Non credo ci possano essere margini di polemica tanto più che la posizione assunta nel direttivo regionale del partito – conclude Autilio – ci conferma quale forza politica responsabile di governo regionale e, quindi, fortemente impegnata ad affrontare i processi del territorio attraverso il modello di eco-sviluppo che abbiamo da sempre indicato”.