Fca Melfi, Uilm: in arrivo cassa integrazione sulla linea Punto

 On data odierna la FCA di Melfi ha comunicato che gli addetti alla linea Punto saranno interessati ad un periodo di Cassa Integrazione Ordinaria dal 26 Settembre al 7 Ottobre. Lo rende noto, in un comunicato stampa, la Uilm.
“Purtroppo – si legge nella nota – le preoccupazioni che la Uilm/Uil di Basilicata aveva da tempo manifestato si sono concretizzate, ragion per cui è questo il momento di fare scelte coraggiose che consentano la completa saturazione di tutto lo Stabilimento di FCA Melfi.
Scelte coraggiose che, per la Uilm/Uil, significano far diventare la FCA di Melfi uno Stabilimento a marchio Jeep, cosa che comporterebbe immediati e positivi risvolti per l’intero tessuto socio-economico della Basilicata.
La nostra preoccupazione aumenta nell’ambito dell’indotto laddove sono presenti lavoratori interinali ed il tessuto economico e produttivo delle aziende risulta essere più fragile e frastagliato. Non possiamo assistere silenti ed impavidi ai mutamenti produttivi ed alle preoccupanti prospettive future e, se non ci stavamo prima, a maggior ragione, non ci stiamo oggi.
Qualcuno, o meglio qualche altra Organizzazione, in tempi non sospetti, accusava la nostra Organizzazione di vedere le streghe e di essere folli. Ora ci chiediamo e domandiamo ai “grandi Soloni”: ma quella follia, da più parti richiamata, aveva o no un fondamento? La nostra risposta è che la linea Punto, prossima alla dismissione, dovrà, necessariamente, essere sostituita da una linea di produzione di un altro modello JEEP, aprendo cosi scenari nuovi e di prospettiva che potranno dare una risposta concreta alla fame di lavoro della nostra terra.
E’ ora che tutte le Istituzioni, in primis la Regione Basilicata, siano protagoniste, attraverso azioni concrete ed investimenti mirati, affinché si possa garantire la centralità dello Stabilimento di Melfi in un mercato sempre più globale e sempre più intrigato.
Lo Stabilimento FCA Melfi, che ha raggiunto standard quantitativi e qualitativi riconosciuti anche da agenzie internazionali, non può permettersi il lusso di caratterizzarsi per essere uno stabilimento “a metà”. Dunque è necessario che si investa sia in termini economici che in tecnologie avanzate e diversificate affinché si possa costruire uno stabilimento da consegnare ai nostri figli”.
bas04 

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