Farmaco Lucentis, Perrino: avevamo sollevato il caso

Il consigliere regionale del M5s fa riferimento alla mozione e alla lettera di sollecito all’ex assessore alla sanità ed ex presidente facente funzione Flavia Franconi nella scorsa legislatura

&ldquo;Qualche giorno fa la terza e sesta sezione del Consiglio di Stato hanno confermato, con due sentenze, la sanzione da 180 milioni di euro che nel 2014 l&rsquo;Autorit&agrave; italiana garante della concorrenza e del mercato (Agcm) aveva inflitto a Roche e Novartis. I colossi farmaceutici erano accusati di aver spinto l&rsquo;Agenzia italiana del farmaco (Aifa) a scegliere, per la cura della maculopatia (una grave disfunzione degli occhi) il farmaco pi&ugrave; costoso per il mercato del servizio sanitario nazionale: il Lucentis (prodotto da Novartis, con un prezzo di 900 euro a iniezione) anzich&eacute; quello pi&ugrave; economico (l&rsquo;Avastin, della Roche, da circa 80 euro a dose), sebbene i due farmaci avessero identica valenza curativa&rdquo;.<br /><br />Lo afferma il consigliere regionale del M5s, Gianni Perrino che aggiunge: &ldquo;Della vicenda ci eravamo occupati durante la scorsa legislatura depositando una mozione e inviando una lettera di sollecito all&rsquo;ex assessore alla sanit&agrave; ed ex presidente facente funzioni, Flavia Franconi. Il nostro &lsquo;pressing&rsquo; a livello regionale si era reso necessario in quanto Novartis aveva comunicato la sua disponibilit&agrave; a rimborsare il 70 per cento della spesa per le iniezioni intravitreali di Lucentis&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nella risposta pervenutaci dagli uffici regionali &ndash; continua – si faceva riferimento ad una verifica delle &lsquo;schede di dispensazione&rsquo; del farmaco e all&rsquo;avvio di una richiesta di rimborso, nonch&eacute; a disposizioni organizzative atte a facilitare la fruizione del farmaco di gran lunga meno oneroso per le casse del s.s.n.. La stima del danno si aggirerebbe complessivamente intorno a 1,2 miliardi di euro, non esattamente spiccioli, evidentemente&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Alla luce di quanto ora ribadito dal Consiglio di Stato &ndash; conclude – riteniamo necessario conoscere a che punto &egrave; questo processo intrapreso dal nostro sistema sanitario regionale. Nelle prossime ore provvederemo a depositare un ulteriore atto ispettivo per ottenere maggiori chiarimenti in merito. Attivando il rimborso cui Novartis si &egrave; resa disponibile, le aziende del servizio sanitario regionale potrebbero realizzare importanti risparmi, recuperando somme utili da destinare ad altri farmaci ed altre prestazioni sanitarie&rdquo;.

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