Fai Cisl e Flai Cgil Mt: nessuna risposta a guardie venatorie

"La fase di commissariamento, decisa dalla Provincia di Matera, sta bloccando di fatto l’esecuzione dell’ordinaria amministrazione ed, in particolare, la contrattualizzazione delle 14 guardie venatori.
Fino al gennaio scorso, l’Atc, quale associazione di diritto privato, gestiva l’attività venatoria, attraverso una vigilanza interna di 14 unità.  Tali rapporti di lavoro, seppur discontinui, garantivano un salario a 14 famiglie e, allo stesso tempo, un controllo del territorio volto a prevenire atti di bracconaggio ai danni della fauna selvatica ed una costante difesa dell’ambito”. E’ quanto si legge in un comunicato congiunto a firma di Vincenzo Cavallo (Fai Cisl) e Marcella Conese (Flai Cgil).
“Oggi tali rapporti di lavoro non sono più stati rinnovati dal Commissario ad acta, nonostante sia ormai alle porte l’apertura della stagione di caccia. I vari incontri con il Presidente della Provincia non hanno sortito alcun effetto positivo, né è stato risolutivo l’intervento del Prefetto.
È evidente che se non vengono ripristinati i contratti di lavoro, la nostra provincia subirà un nuovo colpo all’occupazione, e le 14 famiglie non potranno più contare sul reddito, seppure esiguo, sul quale hanno fatto affidamento per 8 anni.
Nella vicenda, non è accettabile il comportamento della Provincia che, pur chiedendo in ogni sede interventi a favore dell’occupazione, in questa circostanza, in veste di datore di lavoro, non si impegna a cercare soluzioni per queste 14 persone.
Si auspica un ripensamento sulla questione da parte del Presidente della Provincia, al fine di restituire serenità a queste famiglie”.

bas 06

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