Export, Autilio: previsioni incoraggianti per il 2012

Il consigliere regionale dell’Idv: “Dal Rapporto Unioncamere indicazioni utilissime per una svolta necessaria anche nelle politiche di internazionalizzazione delle pmi lucane”

“Le previsioni di crescita del 2,3% nel 2012 dell’export lucano che provengono dal rapporto Unioncamere sono incoraggianti sia per il difficile clima economico che il nostro Paese sta vivendo, per quello ancora più difficile dei mercati internazionali e in quanto, dopo anni di segno negativo, determinato dalla nota situazione di crollo delle esportazioni del comparto salotti-mobili, il “made in Lucania” comincia a rivedere la luce”. E’ il commento del consigliere regionale Antonio Autilio (Idv) che è anche presidente della seconda Commissione dell’Assemblea (Bilancio – Programmazione).

Nel sottolineare che “l’incremento dell’export delle produzioni della nostra regione è più o meno in linea con quello nazionale e persino migliore della media Mezzogiorno”, Autilio evidenzia “l’esigenza di tenere in debita considerazione le indicazioni del Rapporto per aiutare le imprese proiettate all’esportazione specie nei comparti alimentare ed artigianato. Innanzitutto, la crescita dell’export e l’espansione della base imprenditoriale che stabilmente opera sui mercati internazionali risulta frenata dalla modesta dimensione aziendale. Infatti, secondo una recente indagine sulle Pmi del settore manifatturiero, realizzata da Unioncamere, la dimensione non adeguata è la principale barriera all’export delle Pmi (la segnalano 4 imprese manifatturiere non esportatrici su 10). Dunque dimensione troppo piccola, costi troppo elevati e prodotto poco competitivo – afferma Autilio – sono i tre fattori negativi che da noi hanno un significato ampliato rispetto ad altre aree del Sud e del Paese, soprattutto se aggiungiamo difficoltà logistiche e carenze infrastrutturali, tra cui l’assenza di interporto merci, di piattaforme e persino di un mercato agricolo all’ingrosso”.

“Agli attori istituzionali, le aziende, come sottolinea Unioncamere, chiedono principalmente – continua Autilio – la semplificazione nelle procedure di erogazione dei servizi (solo il 2% delle imprese non si dice interessata alla creazione di un accesso unico per la fruizione dei servizi all’export, sintesi assoluta in termini di semplificazione), e ciò vale soprattutto per le imprese che già usufruiscono di servizi all’internazionalizzazione (41,7% contro il 21,0% delle imprese esportatrici che non acquistano servizi). Oltre un terzo delle imprese esportatrici dichiara invece di preferire un accompagnamento più stringente nei Paesi dove l’attività internazionale viene svolta, evidenziando quindi la necessità di rafforzare il legame tra la rete italiana e quella internazionale nell’offerta di servizi all’internazionalizzazione. Dunque indicazioni utilissime – conclude il presidente della seconda Commissione – per una svolta necessaria anche nelle politiche di internazionalizzazione delle pmi lucane”.

    Condividi l'articolo su: