Venerdì, alle ore 11, al Padiglione Italia dell’Expo, gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria ‘Luigi La Vista’ e dell’Istituto Comprensivo ‘Carlo Gesualdo da Venosa’, presenteranno le linee generali e le modalità di attuazione delle attività realizzate su alimentazione e ambiente. Il relativo progetto è stato selezionato dal Ministero dell’Istruzione, nell’ambito del concorso ‘La scuola per Expo 2015’ all’interno del tema universale ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. Lo rendono noto gli Istituti scolastici sottolineando che “docenti, alunni e famiglie arrivano all’importante appuntamento consapevoli di essere l’unica scuola primaria della Basilicata a ricevere un prestigioso riconoscimento per il concorso ministeriale che premia la vitalità e la preparazione professionale del corpo docente capace di coniugare innovazione e tradizione. Il progetto si basa su una ricerca finalizzata a conoscere e valorizzare le tradizioni agroalimentari e a promuovere l’educazione alimentare al consumo consapevole e sostenibile. In questo modo i docenti hanno offerto ai bambini l’opportunità di riflettere sui valori a livello individuale e collettivo e di acquisire la consapevolezza deidiritti/doveri verso il cibo e verso l'ambiente, in una prospettiva sociale, economica e culturale. Questo orientamento ha caratterizzato le attività degli ultimi anni della ‘Luigi La Vista’ nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa. Non sono state – prosegue la nota – iniziative estemporanee, per partecipare ad un concorso, ma attività curricolari e interdisciplinari. L’esperienza che sarà presentata a Milano è stata maturata attraverso varie fasi: ricerca storica sulle tradizioni alimentari dei nonni, dei genitori e dei coetanei, catturando le assonanze e le diversità di approccio al cibo; rielaborazione orale e scritta mediante testi, istogrammi, rappresentazioni teatrali e cartellonistica; studio specifico dello spuntino a casa e a scuola con particolare attenzione al benessere e all’equilibrio alimentare. Sono stati utilizzati anche contributi di esperti esterni, come quelli della pediatra e della dietista dell’Asp che hanno fornito informazioni sulla filiera alimentare, con filmati, test, uscite didattiche in serre, aziende agricole e supermercati per l’attenta lettura delle etichette. A conclusione del progetto è stato registrato un miglioramento verso la corretta ed equilibrata alimentazione promuovendo stili di vita culturali adeguati a produrre e mantenere sane abitudini alimentari. La laboratorialità progettuale, infine, ha consentito – conclude la nota – agli alunni di ‘raccontarsi’, svolgendo indagini sul proprio vissuto alimentare e sulle emozioni provate assaggiando i cibi sani”.
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