Ex Fenice, Bolognetti (Ri): Bene sequestro impianti

"Non posso che plaudire alla decisione del Gip del Tribunale di Potenza, che ha disposto il sequestro degli impianti di messa in sicurezza e bonifica dello stabilimento Rendina Ambiente, ex Fenice. Meglio tardi che mai, verrebbe da aggiungere. Da quasi venti anni, gioverà ricordarlo, l’inceneritore Fenice inquina le matrici ambientali del Vulture-Melfese". Lo dichiara Maurizio Bolognetti, segretario regionale dei Radicali Lucani. 
"Nel 2009, voglio ricordarlo a me stesso, – prosegue –  dopo aver fatto esplodere il “Caso Fenice/Arpab”, ebbi a chiedere il sequestro dell’impianto. Richiesta di sequestro avanzata prima al Procuratore Arminio e poi al Procuratore Colella.
Oggi più di ieri affermo che l’inchiesta sull’inceneritore, condotta dal dottor Salvatore Colella, fu lacunosa.
Ed oggi più di ieri ritengo opportuno tornare a porre una domanda ad Arminio e a Colella.
Perché la richiesta avanzata dal Ctu Francesco Fracassi, che nel 2009 rappresentava agli inquirenti la necessità “di procedere con urgenza al prelievo e all’analisi dell’acqua dei pozzi esistenti in zona a monte e a valle del sito”, venne fatta cadere nel vuoto?
Alla via così. E speriamo davvero che si proceda alla non più procrastinabile bonifica di un’area martoriata dai veleni".
 

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