Ex card benzina, Cifarelli: “Bene rimodulazione fondi”

Per il capogruppo del Pd “l’unica strada possibile è quella di agire su due fronti: da un lato tener conto di coloro che non hanno reddito o che hanno perso un lavoro e dall’altro provare ad agganciare la ripresa attraverso incentivi alle imprese”

&ldquo;La linea intrapresa dalla maggioranza di centrosinistra &egrave; quella di tenere insieme le politiche di sviluppo con quelle di coesione sociale, perch&eacute; in una fase di lunga crisi come quella che oramai viviamo da ben nove anni &egrave; impensabile applicare alla Basilicata misure Tatcheriane&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Roberto Cifarelli per il quale &ldquo;l&rsquo;unica strada possibile &egrave; quella di agire contemporaneamente sui due fronti: da un lato tener conto degli ultimi, di coloro che non hanno reddito o che hanno perso un lavoro; dall&rsquo;altro provare ad agganciare la ripresa, quando questa diventer&agrave; solida in Italia, attraverso incentivi alle imprese per nuove attivit&agrave; o per consolidare quelle esistenti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Sono queste le ragioni &ndash; continua – che hanno spinto il presidente Pittella a ricercare una intesa con le forze sindacali e con quelle imprenditoriali per la rimodulazione dei fondi derivanti dalla ex carta carburante, e sono queste le ragioni per cui &egrave; opportuno proseguire in quest&rsquo;opera di concertazione con le parti sociali per condividere con loro alcuni obiettivi prioritari da raggiungere nei prossimi due anni di legislatura regionale. Le iniziative sul fronte dello sviluppo mirano a corroborare i dati positivi del 2015 del Pil lucano, legati essenzialmente alla ripresa della Fiat a Melfi, agli incrementi nel settore della cultura e del turismo ed ai miglioramenti in agricoltura. Di qui l&rsquo;avvio degli interventi legati al cosiddetto bando &lsquo;Pia&rsquo;, grazie al quale sono stimati investimenti complessivi per oltre 400 milioni di euro a fronte di un investimento regionale di circa 100, e dai quali ci aspettiamo una risposta occupazionale di oltre 1.500 unit&agrave;; i nuovi bandi &lsquo;CreOccupazione&rsquo; destinati a start up e liberi professionisti per un investimento regionale di 22 milioni di euro e dai quali ci attendiamo un ritorno in termini di investimenti di altri 50 milioni di euro ed occupazione per almeno 500 giovani; le prime misure in direzione di &lsquo;Industria 4.0&rsquo; sia sulla formazione che sugli incentivi per rendere pi&ugrave; moderno il sistema industriale lucano&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ma la natura stessa del centrosinistra &ndash; aggiunge – non pu&ograve; non tener conto di coloro che in questi lunghi anni di crisi hanno pagato il conto pi&ugrave; alto, e sono le tante, troppe famiglie in stato di povert&agrave; o semi povert&agrave;. Ecco allora gli interventi attraverso i cosiddetti programmi Copes, e poi i tirocini formativi ed oggi, seppure con ritardo, la misura del reddito minimo di inserimento che interesser&agrave; circa 4.200 famiglie lucane di soggetti senza reddito oppure ex lavoratori in mobilit&agrave; in deroga. Questa si chiama solidariet&agrave; sociale che Fratelli d&rsquo;Italia vorrebbe eliminare per puntare le risorse della ex carta carburanti in massima parte su politiche di sviluppo senza comprendere che lo sviluppo non si ottiene girando un interruttore e non dipende esclusivamente dalla Basilicata&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E nel mentre si attende lo sviluppo la Basilicata &ndash; conclude Cifarelli – chiude i battenti perch&eacute; chi non ha reddito ed &egrave; preso dalla disperazione non pu&ograve; far altro che emigrare e cercare fortuna altrove. Bene ha fatto, dunque, il governo regionale a rimodulare i fondi per una equa ripartizione tra politiche di sviluppo e coesione sociale&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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