"La responsabilità per quello che sta avvenendo in Basilicata come in altre regioni risiede nel Governo Nazionale per aver scientemente scaricato, ormai da tre anni, sugli enti locali (Regioni, Province e Comuni) attraverso i tagli nei trasferimenti, le scelte impopolari e dolorose che un governo a vocazione populista non vuole fare". Lo afferma Angelo Eustazio, segretario generale Spi Cgil di Matera.
Per Eustazio, comunque, "la scelta operata dalla Regione Basilicata di introdurre, tempestivamente, il tiket sulle ricette e sul pronto soccorso è sicuramente discutibile. Il Presidente della Regione e l’Assessore alla Sanità avrebbero dovuto far precedere attivazione della misura da un ampio confronto con le parti sociali e contemporaneamente sviluppare una capillare campagna di informazione sulle ragioni che portavano l’Ente ad adottare l’eventuale provvedimento, tanto odioso quanto iniquo. Purtroppo tutto questo non è avvenuto e il provvedimento si è abbattuto sui cittadini già provati e frastornati. E’ necessario, quindi, individuare le modalità per fare adesso ciò che andava fatto prima".
Ma Eustazioo evidenzia come le responsabilità della situazione siano da cercare a Roma. "Basterebbe fare un giro nei comuni, parlare con gli amministratori, di destra e di sinistra – dice – per rendersi conto della disperazione per il quadro finanziario precario nel quale sono costretti ad operare e le crescenti difficoltà che gli stessi incontrano nel confermare livelli minimi di assistenza ai cittadini bisognosi.
Ecco perché diventano incomprensibili le ragioni che hanno impedito ai sindacati confederali nazionali, di organizzare, come era stato richiesto dalla CGIL, una forte risposta, unitaria che comprendesse anche lo sciopero generale contro la manovra correttiva del Governo Berlusconi al cui interno, tra le altre cose, c’erano anche i tickets. Invece si è preferito andare ognuno per proprio conto, proseguendo separatamente, organizzando presidi sotto i due rami del Parlamento, senza alcuna incidenza sulle decisioni dello stesso, così come era prevedibile".