Le regioni aderiscono alla soluzione referendum per bloccare le politiche di trivellazione in mare, del governo Renzi. Bene, finalmente, era ora, meglio tardi che mai. Lo dichiara Francesco Labriola Comitato regionale per i referendum possibili. “Noi, il popolo delle firme silenziose e i tanti volontari che da luglio organizzano banchetti per la raccolta firme per referendum contro le trivellazioni selvagge e le riforme scellerate del governo Renzi,- continua Labriola – abbiamo promosso e sostenuto i referendum abrogativi, depositati dall'Onorevole Giuseppe CIVATI perchè convinti che la via referendaria era ed è l'unica soluzione possibile per bloccare le politiche scellerate di trivellazione del mare nostrum e della terra nostra. Siamo contenti che il palazzo si sia svegliato dal lungo sonno, grazie al rumore delle firme silenziose che a migliaia ( già trecentomila ) abbiamo raccolto ma Noi non ci fermiamo a pochi passi dall'arrivo, perchè quel " senza polemiche verso il governo" , pronunciato da Michele Emiliano, non ci convince. Con chi dovremmo polemizzare allora? Chi vuole ancora oggi, vedasi dichiarazioni del Sottosegretario Vicari, le trivelle in mare? Chi ci ha costretti a rinunciare alle vacanze per raccogliere le firme, un E.T. o il governo con Renzi in testa? Basta giochi di parole, sulle scelte scellerate Noi criticheremo senza se e senza ma chi quelle scelte le fa e le mette in atto. Ai cittadini – conclude Labriola – rivolgiamo l'ultimo invito ad andare a firmare con la consapevolezza che la strada che abbiamo tracciato qualche mese fa, il referendum, è quella giusta, diamogli forza e gambe, siamo quasi al traguardo”.
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