Enoteca Matera, Castelluccio: “Situazione intollerabile”

Per il consigliere regionale del Pdl-Fi “se l'Amministrazione provinciale non è in grado di sostenere i lavori necessari a rendere pienamente funzionale ed operativa la sede di piazza Vittorio Veneto, intervenga la Regione”

&ldquo;A causa dei mancati allacciamenti alle reti idrica e fognaria la sede centrale dell&#39;enoteca provinciale di Matera non pu&ograve; svolgere le funzioni per cui &egrave; stata istituita a novembre 2014: valorizzare e promuovere l&#39;immagine dei vini di qualit&agrave; prodotti nella provincia di Matera con particolare riferimento a quelli di denominazione di origine; promuovere la cultura vitivinicola e il miglioramento del prodotto; favorire la promozione del territorio della provincia di Matera anche attraverso la valorizzazione dei vini e dei prodotti agroalimentari&rdquo;.<br /><br />E&#39; quanto sottolinea il consigliere regionale del Pdl-Fi Paolo Castelluccio che aggiunge: &ldquo;Si pensi ai danni provocati alle nostre aziende del vino e all&#39;occasione sprecata per agganciare il turismo del vino che muove in Italia 5 miliardi di euro l&rsquo;anno e coinvolge tra i 3 e i 3,5 milioni di persone, con una spesa media pro-capite di 193 euro, al turismo culturale Matera Capitale Europea 2019&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Se l&#39;amministrazione provinciale di Matera non &egrave; in grado di sostenere i lavori necessari a rendere pienamente funzionale ed operativa la sede di piazza Vittorio Veneto &ndash; afferma il consigliere &ndash; intervenga la Regione. Di certo la situazione &egrave; diventata insostenibile ed intollerabile per le aziende vitivinicole materane, la Camera di commercio di Matera, le organizzazioni professionali, il distretto agroalimentare di qualit&agrave; del Metapontino ed il distretto rurale delle colline e montagna Materana, l&#39; Ente parco della Murgia Materana che sono soci fondatori dell&#39;enoteca e hanno creduto nella struttura&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Tutti ricorderanno &ndash; dice Castelluccio – che dopo l&#39;istituzione dell&#39;enoteca regionale a Venosa l&#39;impegno unanime del Consiglio regionale &egrave; stato quello di offrire un sostegno ulteriore alla valorizzazione del patrimonio vitivinicolo ed enogastronomico dell&rsquo;area materana, favorendo la nascita di un soggetto operativo composto prevalentemente da produttori e rappresentanti qualificati del settore dell&rsquo;agroalimentare&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Allora &ndash;conclude il consigliere del Pdl-Fi – si disse che sull&#39;esempio di tante enoteche realizzate in altre Regioni la missione principale era di supportare le attivit&agrave; dei viticoltori nella trasmissione di un immagine di eccellenza e unicit&agrave; del prodotto vino made in Basilicata, nonch&eacute; del territorio di produzione. La trasmissione dell&rsquo;indissolubile connubio tra vino e area di produzione perch&eacute; il vino, pi&ugrave; di altro prodotto della terra, &egrave; il portavoce del territorio d&rsquo;origine, come si evidenzia all&#39;Expo di Milano. In una regione che vanta ben 4 Doc, 1 Docg e 1 Igt la presenza di una enoteca rappresenta il valore aggiunto per accrescere gli effetti di produttori e consorzi di tutela&rdquo;.<br /><br />LC<br />

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