Eni, Leggieri: inaccettabili parole Ad Descalzi

Per il capogruppo M5s “gli unici frustrati dovremmo essere noi lucani. A fronte di un prezzo altissimo pagato dai lucani in termini di salute pubblica e devastazione del territorio, i vantaggi economici sono stati veramente pochi e limitati”

&ldquo;L&rsquo;atteggiamento vittimistico di Descalzi, amministratore delegato di Eni, multinazionale che da 30 anni ormai sfrutta il territorio lucano, &egrave; inaccettabile ed &egrave; una totale mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini lucani e in particolare degli abitanti della Val d&rsquo;Agri&rdquo;.&nbsp; Cos&igrave; il capogruppo M5s, Gianni Leggiere che aggiunge: &ldquo;Definire &lsquo;frustrante avere la sensazione di non riuscire a lavorare nel nostro paese&rsquo; riferendosi al blocco delle attivit&agrave; del Centro Olio di Viggiano di cinque mesi, a seguito dell&rsquo;inchiesta della Procura di Potenza, &egrave; un ulteriore schiaffo dato ai cittadini lucani, perch&eacute; sappiamo bene che Eni per molti anni ha agito pienamente indisturbata nella nostra regione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Gli unici a dover essere frustrati &ndash; prosegue Leggieri – dovremmo essere noi lucani. Voglio ancora una volta sottolineare che, a fronte di un prezzo altissimo pagato dai lucani in termini di salute pubblica e devastazione del territorio, i vantaggi economici sono stati veramente pochi e limitati. Certo, qualcuno ha avuto grossi vantaggi, ma questo qualcuno &egrave; la stessa Eni, qualche politico, nonch&eacute; le filiere lucane che devono le proprie fortune romane proprio all&rsquo;amicizia con certe lobbies. L&rsquo;amministratore delegato dimentica di sottolineare che Eni in Basilicata paga royalties ridicole, le pi&ugrave; basse al mondo, e che ha tutta la convenienza a restare a queste condizioni nella nostra terra.&rdquo;<br /><br />&ldquo;Voglio dire a Descalzi, di risparmiarci questo suo tono da benefattore, perch&eacute; nessuno di noi ha l&rsquo;anello al naso e nessuno di noi &egrave; ancora disposto a farsi prendere in giro. Come non siamo disposti pi&ugrave; a credere alla favola che ci vuole raccontare quando afferma che le sue priorit&agrave; sono state il mantenimento delle attivit&agrave; estrattive in Basilicata e la salvaguardia dei posti di lavoro, perch&eacute; &ndash; conclude il capogruppo M5s – sappiamo bene che quando le condizioni non saranno pi&ugrave; favorevoli, come lo sono oggi, Eni abbandoner&agrave; il territorio lucano, dopo averlo sfruttato e deturpato&rdquo;.<br />

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