Emergenza carceri: Uilpa Penitenziari denuncia: troppe traduzioni

Problemi per la polizia penitenziaria non solo per la custodia dei detenuti ma anche per il loro trasferimento.
A denunciarlo è la Uilpa Penitenziari, il cui segretario provinciale di Potenza, Donato Sabia, spiega che "la Basilicata, nonostante ospita neanche 500 persone detenute nelle proprie strutture penitenziarie, registra numeri assurdi di traduzioni nel 2012. I detenuti tradotti per motivi di Giustizia sono 1.898, per motivi sanitari 926, permessi con scorta 33. Le traduzioni via terra sono 2.008, via aerea 28. I detenuti tradotti classificati comuni ammontano a 1.730, internati 2, quelli Alta Sicurezza 1.121, collaboratori di Giustizia 4. Le unità di Polizia Penitenziaria impiegate di scorta risultano 8.100 con una media rapporto unità/scorta di 2,1".
Un fenomeno analogo a quanto si verifica alivello nazionale, con un costo complessivo che si può prefigurare tra i 40/45 milioni di euro. "L’Amministrazione Penitenziaria – spiega Sabia – parla di riduzione costi a seguito della spending review, ma continua a tagliare sui servizi e sul personale, anziché prevedere progetti nazionali mirati a ridurre le passeggiate turistiche di detenuti".
"Considerato che il 60% delle traduzione viene effettuato per motivi di Giustizia – gli fa eco il Segretario Generale della UILPA Penitenziari, Eugenio Sarno – sarebbe opportuno prevedere l’implementazione sei servizi di video-conferenza. Servizi oggi, previsti solo per i 41 bis", il regime di carcere a duro a cui sono sottoposti mafiosi o detenuti per altri gravi reati.

    Condividi l'articolo su: