Emergenza ambientale, le proposte di Braia (Pd)

Per il consigliere regionale “è arrivato il momento di convocare una task force ambientale con il coinvolgimento del governo nazionale, al fine di definire le strategie e gli investimenti da attuare in Basilicata”

“Ogni qual volta sulla nostra provincia insistono precipitazioni a carattere piovoso per 24 o 48 ore, il nostro territorio emette delle enormi grida di dolore, si lacera pericolosamente, lanciandoci avvertimenti inequivocabili per una serie notevole di criticità sin da troppo tempo note e mai totalmente e adeguatamente affrontate”. Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia (Pd), il quale ricorda come “la nostra azione di consiglieri e quella del Governo regionale non può più esaurirsi con l’emissione di un comunicato stampa, la presentazione di un’interrogazione o lo stanziamento di poche centinaia di migliaia di euro utili forse a ripristinare una paratia, pulire 100 metri di fiume o costruire una palizzata per correggere il corso di un fiume che in 30 anni ha totalmente cambiato il suo piano di scorrimento”.

“Ancora una volta – aggiunge Braia – il nostro territorio si mostra in tutta la sua fragilità e per questo credo che sia giunto il momento di invertire totalmente l’approccio al tema, tanto da considerare ‘investimento ciò che sino ad oggi è stato considerato spesa’ e praticando azioni sempre meno dal carattere dell’emergenza e sempre più da quello della prevenzione, del monitoraggio, della manutenzione e della tutela”.

A parere del consigliere del Pd “è giunta l’ora che l’unica regione italiana in cui insistono contemporaneamente l’Asi (unica Agenzia italiana che si occupa di Spazio a livello mondiale), le migliori Pmi e grandi imprese del settore dell’Osservazione della Terra e del Remote Sensing a livello italiano ed europeo ed il più importante Centro nazionale di ricerca specializzato nel monitoraggio ambientale, in collaborazione con la protezione civile italiana, lanci un grande programma di investimento finalizzato alla realizzazione immediata di una serie di lavori ed opere infrastrutturali importanti per la pulizia, la manutenzione continua e la regimentazione di tutti i fiumi della nostra regione. Si tratta di una vera emergenza da affrontare in maniera improcrastinabile a salvaguardia del nostro sistema viario ed urbano oltre che a tutela delle colture e più in generale del sistema agricolo regionale e delle nostre coste”.

Per Braia è opportuno, inoltre, che la Basilicata si doti di “una ‘task force ambientale’ di cui ‘l’osservatorio’ già esistente è solo una componente, in grado di individuare e mappare tutte le criticità ambientali presenti nel nostro territorio e di affrontare in maniera continua e costante tutte le iniziative da mettere in campo per salvare il nostro straordinario ma fragilissimo e complesso ecosistema caratterizzato da problemi in alcune aree di erosione, in altre di tipo idrogeologico, in altre di tipo sismico ed in altre ancora interessato da fenomeni alluvionali e di stabilità in generale”.

Il programma d’investimento che propone Braia dovrà prevedere “l’istituzione di un ‘centro di monitoraggio ambientale integrato’ magari nella costruenda ‘Cittadella dello Spazio nella città di Matera’ in grado di rappresentare il luogo anche fisico dove concentrare tutto il know how privato ed istituzionale esistente nella nostra Regione, in grado di operare e sperimentare tecniche anche innovative finalizzate alla prevenzione, al monitoraggio ed alla tutela dell’ambiente e del territorio, tali da poter rappresentare l’eccellenza in campo nazionale ed internazionale, tanto da poter essere esportate rappresentandone così anche un’enorme opportunità di business per le nostre imprese ed un’enorme opportunità di crescita occupazionale per la Basilicata”.

“Alla realizzazione di questo ambizioso ma ormai irrinunciabile programma di investimenti necessario nel nostro territorio – continua l’esponente del Pd – dovranno essere chiamati dalla Regione Basilicata, il Governo nazionale, il Governo europeo attraverso il cofinanziamento di progetti mirati nel settore e le compagnie petrolifere che estraggono in Basilicata. A tal proposito una prima importantissima occasione di confronto può essere la prima conferenza ‘Petrolio e ambiente’ che si terra domani 3 e venerdi 4 marzo a Matera e sabato 5 a Viaggiano”.

“Altra importante opportunità di finanziamento proiettabile nel tempo – aggiunge Braia – dovrà essere quella riveniente, a partire dai prossimi mesi, da tutte le imprese e grandi multinazionali dell’energia che investiranno sul nostro territorio quasi 5 miliardi di euro per l’installazione di impianti di produzione e/o gestione di energia alternativa a vario titolo o di gas. Credo sia assolutamente arrivato il momento che una quota aggiuntiva delle cosiddette ‘compensazioni ambientali’, possa essere esclusivamente utilizzato in maniera sistematica per le attività di ‘manutenzione e monitoraggio del nostro territorio’”.

“Sono convinto – conclude il consigliere regionale – che in questo progetto di autentico ‘salvataggio ambientale’, che con un po’ di slancio internazionale chiamerei ‘Land aid Basilicata’, oltre al pieno coinvolgimento del sistema delle imprese piccole o medio grandi che lavorano e fanno già da decenni occupazione nella nostra regione nel settore del monitoraggio ambientale, sia opportuno immaginare un ruolo strategico ed importante da far svolgere alle migliaia di operai impegnati da anni a vario titolo in progetti legati ad attività di tutela del patrimonio boschivo o manutenzione stradali, la cui enorme spesa credo che, a determinate condizioni, si possa e si debba assolutamente qualificare, magari anche incrementandola ma facendola diventare finalmente ‘efficiente’ a vantaggio di tutti e soprattutto della nostra Basilicata da salvare”.

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