“Il caso Potenza città è l’attuale Vietnam della politica regionale, sia nel centro destra che nel centrosinistra. E’ una realtà che non favorisce l’affermazione dell’interesse generale di una comunità afflitta da problemi molto seri e strutturali, che richiederebbero, invece, una unità politica di fondo”.
E’ quanto afferma in una nota il segretario regionale del Psi Basilicata, Livio Valvano, intervenendo nel dibattito sulla scelta dei candidati a sindaco della città di Potenza. L’assenza di un governo politico all’interno del Partito Democratico – sostiene Valvano – sottoposto ad una travagliata “ridefinizione delle relazioni interne che non hanno ancora partorito una nuova maggioranza in vista del congresso regionale, sta allargando il fronte di guerra a tutte le forze minori. Il Psi intende sottrarsi dal partecipare ad una guerra inutile, anzi dannosa, nel tentativo di favorire la ricomposizione dell’alleanza politica del centrosinistra nella sua interezza”.
“Al tavolo cittadino della coalizione – aggiunge Valvano – il Psi ha già comunicato il disappunto su come è stata condotta l’attività di costruzione dell’alleanza fino a questo momento; non sono consentibili ulteriori errori. Nell’interesse della comunità, oggi, è necessario fare qualche passo indietro per garantire le condizioni di base su cui si costruisce una offerta politica”.
“Al momento – evidenzia il segretario del Psi – ci sembra che l’unico strumento utile per creare il clima e per puntare alla unità politica della coalizione siano le primarie. Lo diciamo con la difficoltà e la sofferenza di un partito come il Psi che crede ancora nel primato della politica e che attribuisce alle forze politiche il ruolo di fare le scelte programmatiche e organigrammatiche necessarie a perseguire l’interesse collettivo, senza dover delegare agli elettori, fra l’altro senza regole, una scelta che dovrebbe essere propria dei partiti. Ma quando i partiti dimostrano di non essere in grado di gestire i processi, di stabilire scelte con il dibattito interno ed esterno nella coalizione, allora non resta che far ricorso ai poteri sostitutivi del confronto democratico attraverso le primarie, dove il Psi parteciperà sostenendo un candidato che vorrà sposare una visione riformista per il governo di Potenza”.
“Nella interpretazione bellica – conclude Valvano – il Vietnam lucano non sembra lasciarci altra scelta, salvo che gli schieramenti in campo non decidano all’ultimo momento di far prevalere la politica”.
bas 08