“Sin dal mese di settembre scorso, pur denunciando quello che non avevo esitato a definire ‘il penoso rituale pre-elettorale’ fatto di antiche riproposizioni e vecchie logiche di partito, mi ero imposto di sollecitare un confronto serio con le forze del centrosinistra, con l’obiettivo di aprirle ad un vero rinnovamento.
La delusione che ne ho ricavato, purtroppo, è grande almeno quanto lo è stata la mia volontà di percorrere tutte le strade che conducessero ad un sostanziale abbandono delle vecchie logiche basate sui vari “posizionamenti” personali, logiche che, al contrario, sono stata l’unica essenza dei vari tentativi di dialogo che si sono consumati in questi ultimi mesi”. Lo dichiara in un comunicato Luigi Coiro, consigliere comunale di minoranza di Marsico Nuovo, riferendosi alla discussione politica in corso in vista delle elezioni comunali del prossimo mese di maggio.
“Questa penosa farsa – prosegue – ha coinvolto, in verità, quasi tutti i soggetti politici organizzati i quali, tra di loro e al loro interno, non si sono risparmiati nel praticare fino in fondo i rituali più antichi e beceri delle ripicche, delle delegittimazioni, dei veti incrociati, delle incomprensioni.
Come se l’amministrazione della cosa pubblica dipendesse dall’esito di un duello senza esclusioni di colpi (la cui vittima, in ogni caso, sarebbe il nostro paese) e non da una valutazione delle azioni in grado di innovare sostanzialmente il rapporto tra amministrato ed amministratore, tra cittadino e apparato.
Ed è per questo, credo, – sottolinea Coiro – che a tutti questi è apparso inusuale e inascoltato il percorso da noi indicato per un vero rinnovamento, percorso che si articola su due elementi fondanti: la discontinuità ed il rinnovamento.
A nulla sono valse, evidentemente, le esperienza di Genova, Milano, Napoli e, in ultimo, di Palermo dove i partiti tradizionali non sono stati capaci di svincolarsi dalle vecchie logiche di “apparato”, mostrando una scarsa attitudine a governare le ansie di cambiamento che, ormai, la società civile, quella che non ne può più di subire passivamente, esprime con sempre maggiore frequenza.
Marsico non merita che una lista elettorale si formi solo come sintesi di compromessi sulle postazioni da occupare in Comune o negli altri Enti, facendo prevalere queste logiche di “cortile” alla necessità di puntare seriamente alla costruzione di un’alternativa amministrativa.
Mancano, ormai, pochissimi giorni per avviare un estremo tentativo di sintesi “operosa” della situazione politica; questa circostanza – conclude il consigliere comunale – mi induce a dare ascolto alle sollecitazioni che provengono da tante persone di buon senso, tutte tese, sostanzialmente, a conseguire il cambiamento e tutte mirate a organizzare una nuova generazione fatta di gente che, senza limitazioni anagrafiche, sia in grado di partecipare attivamente alla costruzione di un vero rinnovamento”.
BAS 05