“Il risultato elettorale del centrosinistra, decisamente insufficiente ad assicurare la governabilità del Paese, rafforza la nostra convinzione che la presenza di liste autonome del Psi avrebbe aiutato il Pd di Bersani ad ottenere un risultato senza dubbio più rilevante dell’attuale risicata maggioranza”. Così il segretario provinciale del Psi di Potenza, Donato Cutro. “La conferma viene proprio dai buoni consensi che – aggiunge – le liste socialiste al Senato hanno ottenuto nelle sole tre regioni in cui sono state presentate (Campania, Calabria e Lombardia) e soprattutto nelle tre regioni interessate al voto per il rinnovo dei Consigli: il valore aggiunto socialista si appalesa e diventa più rilevante quando è voto aggiuntivo alla coalizione. Per non parlare del dato complessivo, da prefisso telefonico, sia alla Camera che al Senato conseguito a livello nazionale (ad eccezione della Basilicata) dal Centro Democratico preferito come alleato diretto di coalizione. E’ questa una lezione politica che si aggiunge alle altre derivanti da questa consultazione elettorale, che richiede, un non procrastinabile ricambio generazionale del gruppo dirigente. Il dopo-voto è l’occasione per squarciare il velo dell’ipocrisia: anche in Basilicata, se vogliamo ridare smalto all’azione riformista del Pd e del centrosinistra c’è bisogno dunque di rilanciare il protagonismo dei socialisti, attraverso metodi e proposte innovative che seppelliscano – conclude Cutro – la nostalgia per un partito socialista che non c’è più e che ci potrà essere. La prima condizione per farlo è discontinuità di metodo politico e di direzione del partito”.
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