Elezioni amministrative, sì a doppia preferenza di genere

La presidente della Crpo, Antonietta Botta, ricorda le norme della legge 215/2012 “per promuovere presso la cittadinanza i nuovi diritti circa la possibilità di scrivere non uno ma due cognomi di candidati della stessa lista, di un uomo e di una donna”

&ldquo;Alle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio 2013 undici comuni lucani saranno impegnati per il rinnovo dei Consigli comunali e per la scelta del Sindaco; elettrici ed elettori avranno per la prima volta, la possibilit&agrave; di esprimere la doppia preferenza di genere, cio&egrave; scrivere non uno ma due cognomi di candidati della stessa lista, di un uomo e di una donna. Si tratta di una conquista della legge 215/2012, la normativa volta appunto a riequilibrare la rappresentanza di genere nei Consigli comunali e regionali, approvata in modo bipartisan dallo scorso Parlamento&rdquo;. E&rsquo; quanto ricorda la presidente della Commissione regionali Pari Opportunit&agrave;, Antonietta Botta<br /><br />&ldquo;Alcune delle principali disposizioni del provvedimento &ndash; precisa la Botta – favoriscono sia la presenza nelle liste di candidati di entrambi i generi,sia, per la fase della votazione, la opportunit&agrave; di esprimere la doppia preferenza purch&eacute; con candidati di genere diverso. La riforma presenta una diversa modulazione per le tre fasce demografiche di comuni: fino a 5.000 abitanti, da 5.000 a 15.000, oltre 15.000 abitanti. Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti la norma prevede unicamente che &lsquo;nelle liste dei candidati sia assicurata la presenza di entrambi i sessi&rsquo; e non contempla alcuna misura sanzionatoria a carico delle liste che non ottemperano tale previsione. In Basilicata i comuni interessati da questa norma sono: Atella, Vaglio di Basilicata, Ripacandida, Pietrapertosa, Ruvo del Monte, Castelluccio Superiore e Sasso di Castalda&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per i comuni con popolazione compresa tra 5000 e 15000 abitanti &ndash; continua ancora la presidente della Crpo – viene definita per legge una quota massima di candidati dello stesso genere pari a due terzi dei candidati della lista. La Commissione elettorale circondariale verifica il rispetto della previsione legislativa cancellando, a partire dall&rsquo;ultimo della lista, i nomi dei candidati appartenenti al genere rappresentato in misura eccedente i due terzi dei candidati fino ad arrivare alla proporzione prevista per legge; la riduzione deve tuttavia garantire un numero di candidati pari al minimo prescritto per l&rsquo;ammissione della lista. Sono interessati da questa previsione normativa Lavello, Pignola, Genzano di Lucania e Tricarico. Nei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti la norma prevede le stesse regole indicate per i comuni con popolazione tra 5000 e 15000 abitanti ma, se la Commissione elettorale circondariale, dopo le cancellazioni finalizzate ad assicurare il rispetto delle proporzioni, verifica che la lista contiene un numero di candidati ammessi inferiore a quello previsto dalla legge, procede alla ricusazione della lista stessa.Per le elezioni del 26 e 27 maggio 2013 nessun comune lucano rientra in questa fattispecie. E&rsquo; possibile esprimere la doppia preferenza nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti e dunque gli elettori di Lavello, Pignola, Genzano di Lucania e Tricarico, in Basilicata, troveranno sulla scheda elettorale, accanto a ciascuna lista, una doppia riga. L&rsquo;elettore potr&agrave; votare due candidati: una donna e un uomo. Il voto a due candidati dello stesso genere comporter&agrave; l&rsquo;annullamento della seconda preferenza&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La Commissione regionale Pari Opportunit&agrave; della Basilicata &ndash; conclude la presidente Botta – ritiene importanti queste brevi note per informare l&#39;elettorato e promuovere presso la cittadinanza questi nuovi diritti&rdquo;.<br /><br />&nbsp;&nbsp;

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