“Rimasti senza stipendio dal mese di ottobre e senza tredicesima i lavoratori dell’Ente Irrigazione di Puglia, Basilicata e Irpinia si preparano anche a ricevere la sorpresa dentro l’uovo con il mancato pagamento degli stipendi di gennaio, febbraio e marzo 2013”. A comunicarlo in una nota congiunta i segretari di Cgil Fp, Cisl Fp e Uilpa, rispettivamente Pasquale Paolino, Nicola Pica e Gennaro Rosa.
“Il grave ritardo con cui vengono pagati gli stipendi – si legge – sta diventando ormai cronico assumendo le dimensioni di un dramma per quei lavoratori che vivono con un solo reddito. Non è concepibile che un ente pubblico non sia in grado di garantire i diritti essenziali dei lavoratori come quello di ricevere la retribuzione già erosa dall’inflazione e dal blocco dei contratti pubblici fermi al 2008.
La situazione di grave deficit dell’Ente causata dalla mancata riscossione dei crediti vantati nei confronti dell’Acquedotto Pugliese, dell’Acquedotto Lucano, dell’Ilva di Taranto e dei vari Consorzi di Bonifica non può essere fatta ricadere sui lavoratori e pertanto si metteranno in campo tutte le azioni possibili per sollecitare l’Ente alla normalizzazione della situazione. L’Ente gestisce i più importanti invasi idrici del meridione e un’azione di protesta potrebbe portare al collasso del sistema idrico, con gravi ripercussioni per i cittadini e per la fragile economia agricola che si serve dell’acqua degli invasi”.
bas 06